L’importanza dell’ascolto attivo secondo Rogers: le diverse fasi
L’ascolto attivo promuove l’impegno reciproco nella comprensione dell’altro e permette di stabilire una buona conversazione.
Cerchiamo di analizzare insieme come farlo al meglio, partendo dai primi studi di Rogers.
Indice dei contenuti
Che cos’è l’ascolto attivo
In base all’approccio matematico comunicare significa trasmettere informazioni. Dunque l’attenzione si rivolge al passaggio di un segnale da una fonte emittente ad una ricevente attraverso un recettore.
Ma, in realtà, l’informazione non è solo ciò che è stato detto dall’emittente, ma è anche ciò che percepisce il ricevente. Occorre quindi spostare l’attenzione su chi riceve il messaggio.
Ogni tipo di comunicazione ben riuscita, infatti, comprende anche l’ascolto che, a sua volta, è formato da tre componenti:
- ricezione corretta
- elaborazione del messaggio
- risposta
La prima corrente di psicologia a elaborare studi dettagliati sull’ascolto attivo e lasciare un importante apporto alla ricerca è quella di Carl Rogers.
Lo studioso definisce l’ascolto attivo come atto intenzionale tramite cui ci si impegna a percepire sia il messaggio esplicito dell’altro sia quello implicito.
L’ascolto attivo si può definire in base a fasi differenti:
- osservazione ed ascolto del messaggio verbale dell’interlocutore;
- ipotesi sulle emozioni provate dall’altro;
- comunicazione dell’impressione scaturita tramite l’empatia;
- conferma o smentita dell’esattezza della propria sensazione sulle emozioni altrui.
In quest’ottica, l’ascolto attivo assume un’importanza fondamentale in quanto atto fatto con l’intenzione di apportare un cambiamento nella persona con la quale si interagisce. La predisposizione allo scambio di pensiero è positivo grazie alla circolarità di comunicazione, tramite cui ad un sentimento si risponde con il medesimo sentimento. Come alla rabbia si reagisce con la rabbia all’ascolto si reagisce con l’ascolto.
L’importanza dell’ascolto attivo
Ascoltare è una competenza comunicativa basata sull’empatia e sull’accettazione positiva dell’altro in grado di migliorare l’efficacia del dialogo.
Sviluppando questa capacità in modo costruttivo, è possibile creare rapporti positivi in cui l’interlocutore si sente empaticamente compreso e non giudicato.
L’ascolto attivo pone l’attenzione alla comunicazione cercando di cogliere il contenuto emozionale di ciò che l’altro dice.
Chi segue tale modalità di ascolto cerca di chiarificare ogni messaggio per comprendere meglio e creare sintonia.
Carl Rogers sostiene inoltre, che chi viene ascoltato attivamente maturi sotto il profilo emotivo e nello specifico
- si apre all’esperienza
- abbandona gli atteggiamenti difensivi
- sviliuppa un’attitudine più accettante e meno autoritario
La maggior parte delle volte che ci si trova all’interno di un dialogo si tende ad essere selettivi nell’ascolto. Ciò significa che si ascoltano solo alcune parti del discorso formulando immediatamente dei giudizi. Ma anticipare quello che l’altro sta per dire ed interromperlo, non permette di concludere un discorso facendo comprendere il messaggio.
Altre volte, come vedremo meglio in seguito, l’ascolto tende invece ad essere passivo, sfuggendo al dialogo e sentendo le parole ma non il loro contenuto.
L’ascolto attivo invece è uno strumento efficace per sviluppare l’empatia, il canale per ogni relazione di tipo funzionale. Comprendere l’altra persona e porsi nello stato d’animo o nella situazione dell’altro, promuove l’apertura, sviluppa il senso di fiducia, ed evita i conflitti.
Educare ad ascoltare in modo costruttivo
Educare all’ascolto attivo è molto importante fin dalla scuola dell’infanzia.
Da alcuni anni questa capacità rientra tra le raccomandazioni stilate dall’UE sulle competenze chiave necessarie per l’apprendimento permanente. Tale urgenza favorisce lo sviluppo di competenze sociali fondamentali quali l’azione civica responsabile e la partecipazione sociale.
L’ascolto attivo è necessario anche per la risoluzione di conflitti e la gestione di problematiche. Chi cresce con la consapevolezza di aver ricevuto un buon ascolto, e di conseguenza una buona comprensione, è più aperto a prove ed esperienze. Inoltre si pone nei confronti del mondo con meno scetticismo o atteggiamenti difensivi, accettando la realtà che lo circonda.
Un ultimo fattore importante da sottolineare è la differenza che intercorre tra ascolto attivo e passivo.
In psicologia, si tratta di due componenti differenti che nel loro insieme rendono però la comunicazione ottimale.
Se, come abbiamo visto finora, l’ascolto attivo è un processo che necessita di due parti, di ascolto e di comunicazione dell’ascolto, l’ascolto passivo non è così. L’ascolto passivo consente di comprendere il messaggio altrui, non chiarendo però se tale messaggio venga accettato e/o compreso.
Alcuni elementi che ne fanno parte sono:
- silenzio;
- attenzione più o meno intensa;
- cenni di conferma, più o meno consapevoli.
Ciò significa che l’interlocutore non può realmente sapere se l’ascoltatore ha recepito correttamente le sue parole.
Ascolto attivo: consigli pratici
Creare una comunicazione ottimale è un aspetto fondamentale. Per farlo è necessario suggerire alcuni accorgimenti nel linguaggio da usare:
- Utilizzare messaggi in prima persona che comunichino le proprie emozioni. Ad esempio dire “io mi sento”, “io provo”, “io ho la sensazione”. Se non ci si pone in modo autoritario ma comunicativo ed autentico, la reazione dell’altro non sarà di difesa ma accogliente;
- Non giudicare né porsi in maniera tale. È molto importante dare peso al pensiero personale e soggettivo di ciascuno, anche se non si condivide. Non per forza due idee devono convergere ma non per questo devono essere ritenute erronee;
- Utilizzare tecniche di rispecchiamento empatico. Queste modalità di comprensione portano ad una riflessione autentica del contenuto espresso. Ad esempio, può essere utile utilizzare frasi quali “Se ho capito mi stai dicendo che” e poi riportare la frase espressa dall’interlocutore;
- Usare segnali di contatto come ad esempio sguardi gentili, sorrisi, cenni di assenso rassicuranti. In questo modo ci si sente ascoltati, compresi ed incoraggiati ad aprirsi;
- Liberare uno spazio di creazione della relazione. Ascoltare incertezze, ansie o preoccupazioni crea un ambiente costruttivo ed incrementa comportamenti positivi.
Seguendo queste piccole ma utili tecniche, è possibile promuovere un ascolto attivo, rendendo più facile l’espressione di emozioni e creando un clima positivo nell’ambiente con il quale ci si rapporta.