Collaboratore scolastico: quanto guadagna e come diventarlo
Il collaboratore scolastico rientra nel più ampio profilo del personale ATA, insieme agli assistenti amministrativi e tecnici. Ovvero il personale amministrativo tecnico e ausiliario in servizio presso le scuole.
Approfondiamo meglio questa figura professionale. Chi è, di cosa si occupa e come si può accedere a questo profilo lavorativo!
Indice dei contenuti
Chi è il collaboratore scolastico
Il collaboratore scolastico svolge compiti e mansioni inerenti allo specifico profilo professionale ed eventualmente, altri incarichi specifici. Nello specifico deve svolgere:
- attività di pulizia;
- prima accoglienza;
- collaborazione con il personale docente per la gestione dei momenti di spostamento degli alunni;
- sorveglianza nelle attività.
In aggiunta capita molto spesso che debba collaborare nella realizzazione del progetto formativo elaborato dall’istituzione scolastica di appartenenza. E quindi:
- servizi di primo soccorso;
- assistenza alla persona;
- gestione situazioni di sicurezza ed assistenza agli alunni diversamente abili.
Ad ogni modo, l’interezza delle mansioni sono inseriti all’interno del piano annuale delle attività del personale ATA. Lo stesso viene elaborato annualmente dal il DSGA, il Direttore Generale dei Servizi Amministrativi.
L’orario di servizio a tempo pieno si attesta sulle 36 ore settimanali. Possono essere articolate in diverse soluzioni in base all’organizzazione più funzionale alle esigenze della scuola. Per esigenze specifiche interne vi possono essere delle attività o proposte di offerta formativa che richiedono un’orario prolungato. In tal caso, il personale ATA, per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, ha 30 minuti di pausa dopo le 6 ore.
Collaboratore scolastico: percorso formativo e stipendio medio
Per entrare a far parte del corpo collaboratore scolastico è necessario inserirsi nella graduatoria d’istituto con il possesso di una qualifica triennale.
Attraverso l’accesso alla graduatoria d’istituto si può ambire ad avere delle supplenze. Una volta raggiunte i 24 mesi di servizio, anche discontinui, si può chiedere di accedere ad un’altra graduatoria. La graduatoria permanente provinciale del personale ATA permette di essere convocati per incarichi annuali ed immissioni a ruolo.
Il collaboratore scolastico ha una differenza stipendiale a seconda dell’anzianità di servizio. La differenza economica dello stipendio dipende da quanti anni di anzianità si sono accumulati. Le diverse classi stipendiali partono dagli 0 agli 8 anni di servizio, il cosiddetto stipendio tabellare base. La prima classe stipendiale corrisponde a circa 15.419,94 € lordi annui. E arrivano alla classe stipendiale più alta al compimento dei 35 anni di anzianità di servizio. Questa corrisponde a 20.095 euro lordi annui.
Questo stipendio vale sia per la supplenza che per il periodo di servizio di prova fino a quando si matura il diritto di ricostruzione di carriera. Tramite essa è possibile caricare tutti gli anni e i servizi per il ruolo accumulati. Man mano che si procede nell’anzianità di servizio, si arriva alla classe più elevata.
Insieme allo stipendio vi sono anche eventuali riconoscimenti aggiuntivi che si differenziano in base agli incarichi dati all’interno della scuola.
Il Direttore Generale dei Servizi Amministrativi a capo
A capo dell’intero corpo collaboratore scolastico troviamo il Direttore Generale dei Servizi Amministrativi (DSGA).
Questa figura professionale fa parte dell’organico delle scuole di ogni ordine e grado. Si tratta di un particolare profilo che si occupa dell’organizzazione dei servizi generali e amministrativo-contabili.
È alle dipendenze del Dirigente scolastico, del quale segue le direttive. Ha in parte autonomia operativa nella gestione dell’intero personale ATA (Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario). Di questi coordina le attività, verificando il conseguimento degli obiettivi assegnati.
Il ruolo del DSGA è complesso e con molte responsabilità. Tra le principali mansioni è necessario citare:
- direzione del personale ATA;
- organizzazione dei servizi scolastici di tipo contabile e amministrativo;
- predisposizione delle varie attività tecniche dell’istituto in cui lavora;
- pianificazione di ogni attività richiesta dal Dirigente scolastico;
- attività tutoriali, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale della scuola;
- elaborazione di piani di studio che richiedono specifica specializzazione professionale;
- incarichi di tipo ispettivo nell’ambito delle istituzioni scolastiche;
- inventario dei beni mobili.
Il DSGA ricopre anche il ruolo di membro e segretario verbalizzante della Giunta esecutiva. Quest’ organo collegiale che ha il compito di proporre il Programma annuale al Consiglio di istituto.
Come raggiungere la carica più alta
Analizziamo insieme cosa è necessario conoscere per chi intende intraprendere la funzione di DSGA all’interno dell’istituzione scuola.
Per diventare Direttore dei Servizi Generali Amministrativi bisogna sostenere un concorso per titoli ed esami.
Questi viene bandito ogni tre anni su base regionale o interregionale se i posti fossero in un numero troppo basso.
La domanda può essere presentata in una sola regione.
Nel caso cui in un concorso interregionale un candidato risultasse vincitore, resterebbe nella regione prescelta in fase di domanda.
I titoli che consentono di partecipare al concorso DSGA sono le lauree magistrale o specialistica, o un titolo analogo conseguito all’estero in:
- legge;
- scienze politiche;
- economia e commercio.
Le prove previste sono:
- preselettiva nel caso in cui le domande dovessero risultare superiori a quattro volte il numero dei posti messi a concorso;
- prima prova scritta costituita da 40 quesiti a risposta chiusa;
- seconda prova scritta consistente in una prova teorico-pratica per accertare la capacità del candidato nella risoluzione di un caso concreto;
- prova orale per verificare la preparazione professionale del candidato.
Il mancato superamento di una delle suddette prove comporta l’esclusione dal prosieguo della procedura concorsuale.
Il punteggio finale è dato dal totale dei voti riportati e dal punteggio attribuito ai titoli posseduti da ciascuno.