Come studiare velocemente e bene: 7 tecniche
Alzi la mano chi non si è mai chiesto come studiare velocemente, mentre era al liceo o durante l’Università. Basti pensare a quando si avvicina un compito o un esame che richiede di prepararsi su una quantità corposa di materiale didattico. Molti vanno in ansia e leggono di fretta tutto con il rischio di dimenticarsi la maggior parte dei concetti, mentre altri arrivano sempre preparati.
La differenza tra le due categorie spesso è legata solo al fatto di avere o meno un metodo di studio efficace. Non esiste una tecnica per studiare universale, perché ogni studente ha le sue peculiarità. C’è chi memorizza subito ciò che legge e chi invece ricorda meglio ciò che ascolta. Per questo ognuno deve trovare il proprio metodo, provandone di diversi fino a individuare quello più efficace.
Indice dei contenuti
Prima tecnica: non avere distrazioni
A monte di scoprire come studiare velocemente bisogna capire come riuscire a concentrarsi.
Focalizzare l’attenzione sull’argomento da studiare sembra scontato ma non è così semplice, soprattutto se si studia in un ambiente ricco di distrazioni. La televisione accesa nella stanza a fianco, della musica ad alto volume…senza contare gli innumerevoli stimoli visivi rappresentati dagli oggetti sulla scrivania.
La distrazione primaria è ovviamente lo smartphone, in particolare se lasciato in modalità sonora o in vibrazione. Non è necessario spegnerlo, ma è meglio silenziare le notifiche durante lo studio. Per resistere alla tentazione di guardare il display di continuo si può tentare di darsi dei piccoli obiettivi. Si può cominciare imponendosi di non usare lo smartphone per venti minuti, poi passare a trenta e così via.
Come studiare velocemente: basarsi sulle parole chiave
A scuola di solito si insegna a sottolineare o a evidenziare i concetti principali in modo che l’attenzione si focalizzi su quei punti.
Il problema è che spesso il risultato è una pagina che appare caotica a causa dei segni e dei colori, e questo finisce con il confondere. La vista si lascia distrarre dai colori e concentrarsi si fa più arduo. Se abbandonare la sottolineatura è complesso o senza un indicatore visivo è difficile trovare i punti salienti si può tentare di sottolineare a lato. Vale a dire una riga verticale accanto ai concetti chiave, che è meno stressante a livello visivo e farà sembrare la pagina più ordinata. Anzi, sarà più facile trovare a colpo d’occhio le parti da memorizzare meglio e si risparmierà parecchio tempo utile per lo studio.
Stabilire un ritmo per la memoria
Per apprendere come studiare velocemente bisogna ragionare nello stesso modo in cui farebbe uno sportivo per prepararsi a una gara.
Migliorare i propri tempi e le proprie prestazioni richiede allenamento costante, e un monitoraggio accurato dei progressi. La memoria in un certo senso funziona come un muscolo, ossia rimane più elastica se sollecitata di frequente. E come per i bicipiti e i quadricipiti allenarli richiede delle tipologie di esercizi ben mirate. Un esempio è quello di stabilire delle sessioni di studio brevi, da quindici o venti minuti, e al termine provare a ripetere ciò che si è memorizzato. Dopodiché a distanza di qualche ora si può ripetere lo stesso esercizio per vedere se i concetti chiave sono rimasti o ci si è già dimenticati qualcosa. Nel caso di un esame si continua così nei giorni successivi in modo da tenere la memoria sempre sul pezzo.
Come studiare velocemente usando le mappe
Se le sottolineature sono da bandire non si può dire lo stesso per gli schemi e in particolare le mappe concettuali. Da un lato aiutano a sintetizzare i concetti fondamentali di un argomento e dall’altro permettono di rielaborare il materiale. Organizzare ciò che si sta studiando usando parole proprie permette di fare meno fatica a memorizzarlo perché lo rende personale. Per una mappa concettuale ben organizzata servono le relazioni associative (le frecce) e i nodi concettuali (le parole chiave). Al centro si scrive l’argomento principale e intorno si scrivono le idee associate racchiuse in un cerchio per evidenziarle, per poi passare ai concetti minori.
Non serve scrivere per esteso ogni collegamento, perché è importante che la parte intuitiva del cervello rimanga stimolata usando la mappa.
La tecnica Feynman nello studio
Non conta solo sapere come studiare velocemente, ma riuscire a farlo in modo efficace.
Per ottenere entrambi questi risultati il metodo elaborato dal fisico Richard Feynman è perfetto oltre che semplice. Richiede di allenarsi a riformulare i concetti studiati in modo semplificato, abbastanza da essere comprensibili anche a un bambino. A prima vista potrebbe sembrare un sistema curioso, ma la realtà è che solo così si ha la certezza di aver davvero compreso un argomento. Semplificare un concetto significa cercare di non basarsi solo su un linguaggio tecnico ma termini quotidiani, e fare ricorso a esempi concreti.
Risulta efficace soprattutto per le materie scientifiche dato che aiuta a trovare un riscontro pratico per le formule di chimica o di fisica.
Il Palazzo della memoria: la tecnica dei loci
Un sistema elaborato ma che nel tempo aiuta a comprendere come studiare velocemente è la tecnica dei loci.
La sua invenzione è attribuita all’oratore romano Cicerone, che la usava per imparare a memoria le argomentazioni che illustrava davanti al Senato. Nel tempo però il metodo ha acquistato un’altra denominazione, ovvero Palazzo della memoria, ed è tornata di moda anche grazie alla serie “Sherlock” prodotta dalla BBC.
Il sistema consiste nel trasformare ogni concetto da memorizzare in una precisa immagine, una che risulti familiare come un posto conosciuto o un oggetto. Pensando all’elemento associato aiuta a ricordarsi l’argomento da imparare. Cicerone sosteneva di associare ogni parte dell’orazione che avrebbe declamato a una delle colonne della sede del Senato. Per riportare alla memoria l’argomento gli era sufficiente guardare la colonna associata.
La tecnica della pre-lettura
Secondo questo metodo l’obiettivo si sposta da “come studiare velocemente” a “come leggere rapidamente”.
Quando si hanno centinaia di pagine da imparare i tempi per sfogliarle tutte possono sembrare interminabili, a meno di non apprendere la lettura veloce. Ci sono più sistemi per diventare più rapidi a leggere, tra cui uno che richiede di concentrarsi su sezioni specifiche di ogni pagina. Tra queste i titoli dei paragrafi e le ultime righe di ogni blocco di testo.
Da questi punti è facile ricavare quali sono i concetti importanti contenuti nei diversi capitoli, senza doverli leggere per intero. Con il tempo si inizia a fare l’abitudine a leggere scorrendo velocemente per soffermarsi solo sulle frasi di maggiore interesse.