Compitazione: pronunciare e scrivere correttamente le parole
Determinante, complessa, importante. Questo è ciò che possiamo dire per iniziare in poche parole sulla compitazione.
Un’abilità che sembra scontata per molti, ma che può trasformarsi in un ostacolo significativo per altri, specialmente quando si parla di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). In questo articolo esploreremo cos’è la compitazione, il suo significato e il disturbo specifico che la riguarda, fornendo informazioni utili a chi si occupa di formazione, insegnamento o supporto educativo.
Indice dei contenuti
Cos’è la compitazione?
Partiamo dalla base: compitazione significa pronunciare o scrivere le parole distinguendo chiaramente ogni lettera o sillaba. È un processo che collega il linguaggio parlato a quello scritto e coinvolge abilità cognitive complesse come la memoria, l’elaborazione linguistica e la coordinazione motoria.
Per molti, scrivere una parola o dividerla in sillabe è un gesto automatico. Ma per chi soffre di un disturbo specifico della compitazione, non è affatto così. Qui le difficoltà emergono in maniera persistente, causando errori come inversioni di lettere, omissioni o confusione tra suoni simili.
In breve: la compitazione è una competenza fondamentale per apprendere a leggere e scrivere, ma quando c’è un disturbo, diventa un ostacolo che richiede un intervento mirato.
Il disturbo specifico della compitazione: una panoramica
Cos’è il disturbo specifico della compitazione?
Questo disturbo, noto anche con la sigla F81.1 nella Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD-10), è un sottotipo della disortografia, uno dei quattro principali DSA riconosciuti dalla legge 170 del 2010 in Italia.
In poche parole, il disturbo specifico della compitazione è una difficoltà persistente nella scrittura corretta delle parole. Non è causato da una scarsa intelligenza, da problemi sensoriali o da mancanza di istruzione, ma da un funzionamento diverso dei processi cognitivi.
Ecco cosa sapere.
- Definizione legale: è riconosciuto dalla legge come un disturbo dell’apprendimento che può costituire una limitazione importante nella vita quotidiana.
- Non è una malattia: non si tratta di un deficit neurologico o sensoriale, ma di un diverso funzionamento neuronale.
- Comorbilità: può essere associato ad altri DSA, come dislessia o discalculia, pur mantenendo intatte le capacità intellettive generali.
I sintomi principali
Come si manifesta il disturbo specifico della compitazione?
Ecco i segnali più comuni:
- Errori ortografici frequenti, come omissioni o aggiunte di lettere
- Confusione tra suoni simili (ad esempio “b” e “d”)
- Errori grammaticali ricorrenti, come “a” invece di “ha” o “anno” invece di “hanno”
- Difficoltà nell’uso della punteggiatura e nella divisione in sillabe
- Incoerenza nella scrittura, ad esempio alternanza tra lettere maiuscole e minuscole
Questi sintomi emergono solitamente durante i primi anni di scuola primaria, quando il bambino inizia a sviluppare le competenze di lettura e scrittura.
Le cause: perché si manifesta?
Individuare le cause precise del disturbo specifico della compitazione non è semplice. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), il problema non deriva da incapacità di apprendimento né da malattie cerebrali, ma da un’elaborazione anomala delle informazioni.
Fattori associati:
- Componenti genetiche: i bambini con familiari che presentano DSA hanno una maggiore probabilità di sviluppare il disturbo.
- Prematurità o basso peso alla nascita: queste condizioni possono aumentare il rischio di anomalie nello sviluppo cognitivo.
- Funzionamento cerebrale: si riscontrano differenze nelle aree del cervello che elaborano il linguaggio e la scrittura.
In sintesi, la compitazione è una competenza complessa che può essere influenzata da vari fattori neurologici e genetici.
Diagnosi e classificazione
Precisa, delicata, essenziale. Così deve essere la diagnosi del disturbo specifico della compitazione.
Solo professionisti qualificati, come psicologi o neuropsichiatri infantili, possono effettuare una valutazione accurata utilizzando test standardizzati.
La gravità del disturbo si divide in tre livelli:
- Lieve: difficoltà che si manifestano in modo minimo e migliorano con interventi mirati.
- Moderato: richiede trattamenti riabilitativi più intensivi e continuativi.
- Grave: le difficoltà sono evidenti e richiedono supporto costante.
I rischi: sottovalutare il disturbo
Ignorare o sottovalutare il disturbo della compitazione può avere conseguenze serie sul benessere psicologico e sociale del bambino.
Ecco i principali rischi:
- Bassa autostima: sentirsi “inferiori” rispetto ai compagni può portare a un senso di inadeguatezza.
- Ansia e stress: affrontare quotidianamente difficoltà può generare frustrazione e malumore.
- Isolamento sociale: il senso di diversità può spingere i bambini a evitare il contatto con i coetanei.
Per questo motivo, è fondamentale un intervento precoce e personalizzato.
Come trattare il disturbo specifico della compitazione?
Mirato, efficace, personalizzato. Così deve essere ogni trattamento per il disturbo della compitazione.
Il primo passo è una diagnosi precisa, effettuata tramite test standardizzati da professionisti specializzati. Tra questi rientrano logopedisti, neuropsicologi e neuropsichiatri infantili.
Trattamenti disponibili
Una volta diagnosticato il disturbo, è possibile intervenire con:
- Percorsi didattici personalizzati: in ambito scolastico, i bambini con DSA possono beneficiare di piani educativi specifici che tengano conto delle loro difficoltà.
- Terapie logopediche: lavorano sul rafforzamento delle competenze linguistiche e sull’eliminazione degli errori ricorrenti.
- Software educativi: strumenti digitali progettati per migliorare la capacità di scrittura e comprensione.
- Supporto psicologico: aiuta il bambino a gestire l’ansia e a rafforzare l’autostima.
Perché è importante la formazione
Formarsi, aggiornarsi, agire. Questo è ciò che ogni professionista nel campo dell’educazione dovrebbe fare per affrontare i DSA. La conoscenza approfondita delle problematiche legate al disturbo specifico della compitazione è fondamentale per fornire un supporto adeguato.
Tra le opportunità di formazione spiccano i master universitari dedicati ai DSA, come quello in Psicopedagogia e Didattica per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, che offre strumenti pratici e teorici per aiutare alunni con difficoltà specifiche.
Per affrontare il disturbo specifico della compitazione serve consapevolezza, impegno, competenza. È un problema circoscritto ma significativo, che richiede l’intervento di professionisti qualificati e strumenti educativi mirati. Per chi lavora nella formazione, approfondire questo argomento non è solo utile: è essenziale per garantire pari opportunità di apprendimento a tutti.