Crediti formativi universitari: cosa sono e come si calcolano
Anche se frequenti da poco l’università, avrai sicuramente sentito parlare dei crediti formativi universitari. In ogni ateneo, il piano di studi prevede vari insegnamenti, e il superamento di ciascun esame farà si che il numero di CFU, acronimo con cui si indicano i crediti, aumenti.
Infatti, a ciascun insegnamento corrisponde un numero di CFU, che varia a seconda dell’impegno richiesto e del monte ore necessario per superare la materia.
Ma come funzionano con esattezza i CFU? È possibile convalidarli se si richiede il passaggio da una facoltà all’altra?
A quanto corrisponde un credito? E come avviene la valutazione crediti formativi universitari?
In questa guida risponderemo in dettaglio a tutte queste domande, tipiche soprattutto in coloro che stanno per iniziare (o hanno appena iniziato) la propria avventura all’università.
Indice dei contenuti
Crediti formativi universitari, coso sono
Il termine crediti formativi universitari è stato introdotto nel 1999, grazie al Decreto Ministeriale n. 509. Con tale decreto, non si parla più semplicemente di semestri e anni accademici, ma vengono introdotti i CFU. Si tratta di un modo che ci permette di quantificare, in termini di ore, l’impegno che un universitario impiega al fine di superare un determinato insegnamento.
I crediti formativi universitari non si riferiscono solamente alle ore di studio vero e proprio. In sostanza, non indicano solamente lo studio individuale che lo studente impiega per prepararsi all’esame. Infatti, i CFU includono anche le ore previste per le lezioni in aula e gli eventuali laboratori previsti dalla materia.
Ogni CFU, secondo la normativa, equivale a 25 ore di studio/lezioni/laboratori. In sostanza, per un insegnamento da 10 CFU, saranno necessarie da parte dello studente 250 ore totali di preparazione. Suddivise, ovviamente, in ore di lezione in aula, ore di laboratorio e ore da dedicare allo studio individuale.
I crediti formativi sono validi per tutti i corsi di studio e per tutti gli atenei italiani: anche le università telematiche li prevedono.
In che modo si acquisiscono
L’acquisizione dei crediti formativi universitari, da parte dello studente, è relativamente semplice. Infatti, come detto, ad ogni insegnamento corrisponde un determinato numero di CFU. Di solito, questi vanno da 6 a 12, ma potrebbero essere previste, nel piano di studi, materie da 2 o 3 CFU.
Non è possibile, però, che esista un insegnamento con un numero di CFU superiore a 12: si tratta del limite stabilito per legge. Ogni volta che uno studente supera un esame, acquisisce il numero di crediti formativi universitari previsto per quella determinata materia.
Inoltre, alcuni crediti vengono acquisiti dallo studente tramite specifiche attività, quali quelle di laboratorio o tirocinio. In sostanza, non tutti i CFU si acquisiscono mediante esami.
Lo studente può quindi cumulare i crediti previsti dal proprio piano di studi sostenendo prove di laboratorio o attività di stage. Ogni corso di studi, in totale, prevede l’acquisizione di 180 CFU se si tratta di un corso di laurea triennale. La laurea magistrale o specialistica, invece, prevede un numero totale di crediti formativi universitari pari a 120.
Da ricordare che anche alla tesi viene assegnato un numero di CFU, e che alcuni atenei prevedono delle regole differenti.
Chi frequenta il corso di laurea in Medicina dovrà cumulare 360 CFU per laurearsi. Nel caso del corso di laurea in Giurisprudenza, invece, i CFU da cumulare sono 300.
Come avviene il riconoscimento crediti formativi universitari
A volte, gli studenti decidono di effettuare dei passaggi di corso, o di cambiare università. Qualora abbiano già sostenuto degli esami, i CFU acquisiti potrebbero non essere persi.
Si può cioè richiedere quello che è comunemente chiamato riconoscimento crediti formativi universitari. In questo caso, al trasferimento di corso i CFU conseguiti possono essere convalidati. Il che significa che, se il nuovo corso possiede delle materie comune con la facoltà precedente, non sarà necessario sostenere nuovamente il medesimo esame.
Generalmente, prima dell’iscrizione al nuovo corso di laurea, l’ateneo permette di compilare l’apposita domanda, che varia a seconda dell’università scelta. All’interno della domanda si dovranno indicare i dettagli sugli esami già sostenuti, i CFU acquisiti ed eventuali certificati che attestino l’acquisizione effettiva dei crediti.
L’Ateneo provvederà in seguito alla valutazione e deciderà se concedere il riconoscimento dei crediti formativi universitari. Tale riconoscimento potrà avvenire in toto, in parte o anche essere rifiutato, se i requisiti previsti dal nuovo ateneo non vengono rispettati per qualche motivo.
Calcolo crediti formativi universitari
Ma come avviene il calcolo dei crediti formativi universitari?
Come abbiamo già detto, i CFU vengono acquisiti dallo studente al superamento di un esame. O, in alternativa, dopo aver portato a compimento attività di laboratorio o tirocinio.
Nel caso degli esami, il numero di crediti acquisiti non dipende assolutamente dal volto conseguito al termine della prova. In altre parole, per il superamento di ciascun esame si acquisisce il numero di CFU previsti da quella determinata materia. Il voto conseguito non è in alcun modo legato al numero di crediti formativi universitari assegnato.
Il calcolo dei CFU dipende esclusivamente dalle ore necessarie per lo studio e le attività frontali. Ciò significa che, per un insegnamento da 10 CFU, come abbiamo detto, sarà necessario un impegno di 250 ore totali. In questo modo, gli studenti possono calcolare quante ore minime andranno dedicate allo studio individuale. Basterà sottrarre a 250 il numero di ore di lezione frontale o di laboratorio, ove previsto.
CFU e media
I crediti formativi universitari, infine, sono necessari per il calcolo della cosiddetta media ponderata. Anche se non strettamente collegati al voto conseguito ad un esame, i CFU possono determinare la media dello studente. È chiaro, infatti, che un 18 in una materia da 12 CFU peserà maggiormente sulla media rispetto al medesimo voto, se conseguito per un insegnamento da 6 CFU o meno.
La media ponderata dei voti conseguiti si calcola moltiplicando il voto conseguito per il numero di crediti formativi universitari previsto dall’insegnamento. Ognuna di queste moltiplicazioni va poi sommata. Infine, si divide tale somma per il numero di esami sostenuti.
È possibile riassumere quanto detto nella seguente formula:
- (voto esame 1 x CFU esame 1) + (voto esame 2 x CFU esame 2) + (voto esame 3 x CFU esame 3) + (…) / numero crediti complessivo.