Esercizi per rafforzare la memoria e concentrazione
Possedere una buona memoria è, di certo, un vantaggio. Ad oggi, tuttavia, la quantità di stimoli che il nostro cervello riceve è continuo ed estremamente alto. Per questo motivo alcune informazioni rimangono immagazzinate al contrario di altre.
Analizziamo insieme al meglio il funzionamento della memoria e cosa fare per rafforzare ed aumentare la concentrazione!
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Come funziona la memoria
Il cervello umano ha, in stima, 86 miliardi di neuroni e 150.000 miliardi di connessioni tra neuroni in grado di elaborare ed archiviare le informazioni che riceve quotidianamente.
Nonostante queste enormi capacità di elaborazione, la quantità di stimoli che riceve di continuo è impressionante. Se li ricordasse tutte, rischierebbero di esserne sopraffatto. Per questo motivo, la mente si limita a non registrare quelli di scarso interesse.
Questa pratica è una forma di dimenticanza che interessa ricordi specifici e, per essere realizzata, richiede l’impegno di aree superiori del cervello. Svolge un’importante funzione adattativa, che si è tramandata fin dalle prime specie umane.
In quest’ottica, si distinguono due tipi di memoria, differenti in base alla rapidità con la quale si stabiliscono e alla resistenza all’oblio.
Stiamo parlando della memoria a lungo e quella a breve termine. La prima si occupa dell’immagazzinamento dell’informazione. La seconda, invece, indica l’insieme di sistemi che rendono possibile una conservazione temporanea di stimoli ritenuti essenziali solo per un breve periodo di tempo, che dopodiché diventano irrilevanti.
In tutto ciò, la memoria è influenzata nel suo funzionamento da fattori quali stanchezza, carenze nutrizionali e vitaminiche, malattie, traumi cranico, sfasamento dei ritmi circadiani, stress, assunzioni di farmaci, alcol e stupefacenti.
Consigli di rafforzamento della memoria
Per rafforzare memoria e concentrazione è possibile seguire alcuni semplici consigli quali:
- seguire una sana ed equilibrata alimentazione: studi dimostrano che una moderata riduzione dell’apporto calorico giornaliero è in grado di ringiovanire il cervello. Consigliati soprattutto alimenti che contengono vitamina C, beta-carotene e sostanze con capacità anti-radicaliche;
- dormire in modo adeguato: il sonno serve a far diminuire d’intensità le sinapsi, le connessioni tra i neuroni, controbilanciando l’aumento d’intensità che si verifica durante il giorno. La funzione ristorativa ripara i danni da usura nel macchinario cellulare;
- fare attività fisica: l’irisina, un ormone rilasciato a seguito dell’esercizio fisico, protegge la memoria anche in presenza degli accumuli di beta-amiloide, che la fanno al contrario perdere;
- prendere integratori, soprattutto a base di acidi grassi omega-3. Essi risultano molto utili nell’aumentare la capacità di attenzione, la concentrazione, ridurre la perdita di memoria legata all’età, migliorare la memoria a breve termine, la capacità di risolvere i problemi e la capacità logica.
Tra le tecniche di memoria spesso consigliate per migliorare la memoria nello studio c’è quello di ascoltare musica. Ma, al contrario di quello che si crede, ascoltare canzoni mentre si svolge un’attività che necessita di una particolare attenzione, è dannoso. Questo perché si tende a concentrarsi sulla musica piuttosto che su quello che si sta facendo.
Esercizi di concentrazione
Per mantenere attiva e giovane la memoria è possibile affidarsi ad alcune tecniche di concentrazione. A oggi, vengono molto utilizzate le cosiddette brain training.
L’idea è che con semplici pratiche, spesso ludiche, è possibile migliorare le capacità cognitive. Il cervello, inoltre, è molto simile a un muscolo nel suo funzionamento: per non indebolirlo e mante¬nerlo vitale bisogna allenarlo.
Tra le principali strategie per allenare memoria troviamo:
- leggere e scrivere;
- giocare a scacchi o a dama;
- fare giochi di enigmistica quali sudoku, anagrammi, rebus o parole crociate;
- avere hobby come giardinaggio e bricolage.
Queste attività permettono infatti di:
- rafforzare in modo positivo la conoscenza;
- mantenere alto l’interesse;
- favorite la comprensione tramite azioni ripetitive;
- aumentare, tramite esperienze divertenti, gli effetti di dopamina, endorfina ed ossigeno.
Dal punto di vista di invecchiamento cerebrale, allenare la mente e stimolare l’attività cerebrale in modo costante è un plus per favorire elasticità e lucidità.
In quest’ottica, la creatività è una risorsa cognitiva fondamentale. Essa si nutre di memoria ed intelligenza per ottimizzare la maniera d’utilizzo di ciò che si è appreso. Tramite l’applicazione creativa permette di adattarsi alle più diverse circostanze. Al contrario, l’uso passivo, meccanico e ripetitivo della memoria non ne sfrutta la potenzialità strategica e di conseguenza non favorisce un’efficace elaborazione del ricordo.
Come combattere il declino cognitivo
Il cervello si occupa di gestire diverse funzioni dell’organismo umano, dall’intelligenza logica, che ci permette di ragionare e svolgere calcoli, alla memoria. È fondamentale imparare a gestire in modo costruttivo le infinite possibilità che abbiamo.
Per ottenere dei risultati, è necessario stimolare entrambi gli emisferi, destro e sinistro, per farli funzionare in modo equilibrato.
In questo modo otterremo:
- miglior plasticità e fluidità della mente, più facilmente malleabile;
- potenziamento. Non esistono infatti limiti misurabili al miglioramento;
- realizzazione dei nostri scopi, che siano lavorativi, personali o per qualsiasi esigenza di apprendimento di argomenti in tempi circoscritti.
Per combattere il declino cognitivo un esercizio pratico, è quello di provare a ricordare persone, fatti, circostanze ed eventi che hanno fatto parte del passato in modo più o meno incisivo. Questo meccanismo consente l’attivazione delle capacità cerebrali in modo completo e la stimolazione di aspetti quali concentrazione e creatività.
Potenziare la mente ed utilizzare al meglio le nostre capacità intrinseche è semplice e realizzabile in ogni momento. Il ruolo preponderante, per ciascuno di noi, lo riveste la psiche. Attivare il pensiero innesta un circolo virtuoso e benefico e, se esiste una forte motivazione, la mente trascina il corpo in un tentativo che non farebbe naturalmente.