Insegnante di sostegno: caratteristiche, requisiti e ruolo
La figura dell’insegnante di sostegno è fondamentale per la scuola italiana. Assegnato alle classi in cui sono presenti alunni con disabilità, rivolge in realtà il lavoro all’intera classe, favorendo l’integrazione.
Analizziamo tutto ciò che occorre sapere su questa professione!
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Chi è e che ruolo svolge l’insegnante di sostegno
L’insegnante di sostegno è un docente che, all’interno di un istituto scolastico, si occupa di supportare gli allievi con disabilità fisiche o psichiche.
Questa figura ha quindi il ruolo fondamentale di favorire, insieme agli altri docenti:
- sviluppo di una strategia didattica inclusiva;
- formazione e maturazione del singolo tramite un approccio empatico;
- integrazione del giovane nella scuola e, in generale, nella società.
Per ottenere questi risultati agisce mediante metodologie specifiche orientate all’integrazione scolastica e studiate in base alle caratteristiche della classe.
Affinché si realizzi appieno l’obiettivo è necessaria la collaborazione con gli altri docenti sia sul percorso educativo che sul metodo operativo. Infatti, è necessario coinvolgere l’intera classe in un clima sereno e positivo. Ogni insegnante deve puntare a realizzare un lavoro di gruppo a cui possa partecipare anche lo studente con disabilità.
Come è evidente, il ruolo dell’insegnante di sostegno è impegnativo e necessità l’acquisizione di competenze specifiche. Un professionista non deve infatti possedere solo abilità a livello didattico ma anche capacitò di interazione dal punto di vista affettivo e relazionale.
Tutti gli anni, il Gruppo Operativo di Lavoro per l’inclusione di ogni scuola redige un Piano Educativo Individualizzato per ogni alunno disabile presente. Il documento, volto all’inclusione, stabilisce gli obiettivi didattici in accordo con famiglia e specialisti.
Di che cosa si occupa l’insegnante di sostegno: principali mansioni
L’insegnante di sostegno riveste una posizione cruciale nella gestione delle classi. I ragazzi disabili spesso faticano a mantenere alta l’attenzione o a studiare le diverse materie previste dal sistema scolastico. Pertanto, il supporto è fondamentale.
Tra i principali compiti di un professionista troviamo:
- stimolare continuamente l’alunno e promuoverne l’apprendimento: semplificare lo studio e renderlo più facile, gratificante e divertente;
- favorire integrazione ed inclusione, non solo insegnando le discipline ma permettendo di apprendere come ci si relaziona con gli altri;
- preparare attività e lezioni di facile comprensione: ogni studente possiede diverse caratteristiche e necessita di vari bisogni in base al tipo di disabilità di cui è affetto;
- preparare test di valutazione appropriati al fine di valutare il livello dello studente;
- confrontarsi con la famiglia del ragazzo e gli specialisti che lo seguono nell’elaborazione del programma di studio;
- occuparsi della parte amministrativa: partecipare a consigli di classe, riunioni, incontrare le famiglie, etc.
Occorre sottolineare che, di certo l’insegnante di sostegno deve tenere in considerazione il profilo psichico e fisico del ragazzo con cui rapporta. Esso, generalmente, viene fornito dallo staff medico e socio-sanitario in modo tale che il professore possa pianificare un programma educativo adatto. Alcune materie, infatti, potrebbero risultare troppo difficili da comprendere ed alcune attività motorie troppo complesse da svolgere.
Percorso di studi
Per diventare un insegnante di sostegno è necessario conseguire un diploma di laurea nella facoltà di interesse.
Per l’accesso, è necessario possedere alcuni requisiti:
- titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria;
- diploma magistrale o sperimentale a indirizzo psicopedagogico o sperimentale a indirizzo linguistico;
- analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigenti conseguiti entro l’anno scolastico 2001/2002.
Necessario poi proseguire con un percorso di specializzazione, che richiede tra i requisiti:
- abilitazione specifica sulla classe di concorso;
- laurea magistrale o a ciclo unico più 24 CFU/CFA conseguiti entro il 31 ottobre 2024 o abilitazione per altra classe di concorso/grado di istruzione;
- analoghi titoli di abilitazione equipollenie o equiparati, coerente con le classi di concorso vigenti.
Chi vuole ottenere una formazione più ampia può anche seguire dei corsi specifici, utili a capire l’eventuale presenza di disabilità e disturbi dell’apprendimento.
Infine, l’abilitazione per diventare docente di sostegno si acquisisce attraverso un percorso di specializzazione strutturato nella forma di Tirocinio Formativo Attivo (TFA). Chi non ha ancora sostenuto il TFA, può provare ad accedere al ruolo di insegnante di sostegno come supplente tramite Messa a Disposizione (MAD).
Test da superare
Il test da superare per accedere al TFA sostegno è strutturato in diverse prove:
- prova preselettiva: 60 quesiti a risposta multipla tra cui 20 a riguardo di competenze linguistiche e comprensione del testo in italiano. Gli altri 40 per la valutazione delle capacità socio-psico-pedagogiche;
- test scritto: i candidati che possono giungere a questo step sono in numero doppio rispetto ai posti disponibili. È ammesso anche chi ha ottenuto il medesimo punteggio dell’ultimo ammesso nella preselezione;
- prova finale orale: le domande rivolte sono per lo più a risposta aperta.
Vengono assegnati 0,5 punti a risposta corretta, 0 a sbagliata o mancata.
Per passare con successo le due parti d’esame è necessario ottenere un punteggio di almeno 21 su 30 punti. Chi riesce ha accesso al corso TFA della durata di un anno. Al termine di tale percorso verrà rilasciato il diploma di specializzazione per il sostegno e l’acquisizione di 60 CFU.
Importante ricordare le modalità d’accesso al concorso. Gli aspiranti insegnanti devono controllare ogni anno il bando emanato dalla singola università presso cui si vuole frequentare il corso.
Fondamentale quindi tenersi costantemente aggiornati sul sito ufficiale del Ministero dell’Istruzione e del Merito alla voce bandi e concorsi.