Condizionamento sociale: i meccanismi di influenza in psicologia
I meccanismi di influenza che definiscono il condizionamento sociale nascono fin dalla prima infanzia e hanno risvolti sull’individuo del futuro.
Analizziamo al meglio insieme quali sono e come riuscire a limitarne i danni.
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I meccanismi di influenza del condizionamento sociale
Il condizionamento sociale agisce tramite alcuni meccanismi di influenza che impediscono di prendere decisioni con autonomia. Essi iniziano ad essere esercitati fin dall’infanzia e influenzano il modo di vivere ed agire nel mondo del singolo.
Tra i principali meccanismi di influenza di certo troviamo:
- famiglia: attraverso l’educazione che esprime regole, principi morali e valori, modalità di comportamento, visione e considerazione dei vari ambiti e realtà. La famiglia, il primo ambiente con cui ci si confronta, ha un ruolo pregnante nel determinare l’identità ed influenzare il modo di pensare, vedere le cose ed agire nel mondo. In genere, i figli o assumono idee e principi simili a quelli espressi dai genitori o attuano un distacco e rinnegano quanto espresso dalla famiglia;
- scuola: subito dopo la famiglia è, in ordine, il secondo ambito di condizionamento. Insegnamento, cultura, acquisizione di un linguaggio e di regole sono elementi che agiscono sulla formazione dell’individuo e ne condizionano lo sviluppo. Di certo non è un condizionamento negativo ma qualcosa che determina un adeguarsi al contesto e alla cultura di riferimento;
- gruppo dei pari, contesto lavorativo, frequentazioni, gruppi culturali, sportivi o del tempo libero di appartenenza;
- mezzi di comunicazione di massa: internet, social network, televisione, giornali cartacei e online, telegiornali, ecc. È sufficiente pensare al condizionamento esercitato dalle pubblicità per comprendere come e quanto forte siano queste fonti di influenza.
Come limitare i meccanismi di influenza
Come abbiamo visto finora, qualsiasi modo di pensare, agire, sentire e percepire è in qualche modo condizionato da preconcetti, dettami e regole. Non è quindi libero ma, almeno in parte, influenzato e, in casi estremi, determinato e precostituito da alcuni meccanismi di influenza.
Il condizionamento sociale è spesso qualcosa di scarsamente consapevole e controllabile. È un principio che si impara fin dall’infanzia ed impartisce alcuni preconcetti e stereotipi, compreso quello rappresentato da autorità.
Per questo motivo, come vedremo meglio a breve, è animato da vissuti di:
- disagio;
- senso di colpa;
- inadeguatezza;
- necessità di accettazione.
Per liberarsi da questi meccanismi di influenza è dunque fondamentale la consapevolezza. Come nella maggior parte di problematiche psicologiche, per risolvere o limitare i danni è fondamentale esserne consapevoli per poi agire di conseguenza.
Il modo in cui ciascuno di noi viene condizionato dipende da fattori:
- esterni: ciò che è legato all’ambiente e al contesto in cui siamo inseriti. Scarse possibilità di confronto rendono mediamente più condizionabili;
- interni: caratteristiche personali quali senso di autoefficacia, autostima, autodeterminazione, livello culturale, capacità cognitive, storia di vita e salute Migliori sono queste caratteristiche e minore è l’effetto dei condizionamenti;
- presenza di ricompense e punizioni di varia natura: affettiva, fisica, materiale, esperienziale, economica.
Lavorare sulle proprie consapevolezze, aprirsi al confronto e alla possibilità di compiere scelte diverse aiuta a ridurne al minimo gli effetti negativi del condizionamento sociale!
Condizionamento sociale: esperimenti per comprenderne i meccanismi
Il condizionamento sociale è una forte influenza esercitata da fattori esterni su scelte e comportamenti delle persone intese come singole o come gruppo. Ogni modo di pensare, agire e sentire non è del tutto libero ma, anche se inconsciamente, in qualche modo condizionato ed influenzato da preconcetti e regole.
Di certo, è il tramite grazie al quale gli individui si formano a rispondere in modo generalmente approvato alle aspettative della società.D’altro lato, però, lo stesso fenomeno può determinare effetti negativi quali un conformismo privo di criticità.
Tra i primi a cercare di comprendere i meccanismi di influenza alla base del condizionamento sociale troviamo Solomon Asch.
Nel 1951 sottopose ad un gruppo di studenti un compito percettivo.
Ogni partecipante doveva, di fronte agli altri, comparare una linea dichiarata standard a tre altre linee di confronto. Scopo: individuare quale avesse la stessa lunghezza della standard.
Tutti i partecipanti, tranne uno, il vero soggetto dell’esperimento, erano complici del ricercatore e avevano il compito di dare la stessa risposta sbagliata.
Il risultato dimostrò che il soggetto della ricerca, seppure consapevole che la risposta data dagli altri era errata, confermava la stessa. L’individuo preferiva adeguarsi alla maggioranza pur di non provare disagio rispetto alla disparità tra il proprio giudizio e quello di tutti gli altri.
Il principio di obbedienza: l’esperimento di Stanley Milgram
Un esperimento dai risultati ancora più sorprendenti è quello effettuato da Stanley Milgram sul ruolo dell’autorità e l’obbedienza ad essa anche in compiti crudeli.
Nel 1974 alcuni soggetti parteciparono ad una ricerca per valutare gli effetti delle punizioni sull’apprendimento. Il compito prevedeva di dare una scossa sempre più forte ad un individuo a cui erano sottoposti dei test di apprendimento, ogni volta che dava una risposta sbagliata. La scossa e la sua intensità erano decisi da un medico, rappresentante l’autorità.
Nonostante il dolore dell’impartire scosse, la maggior parte di persone arrivò a somministrare scariche molto alte, obbedendo all’autorità. Il risultato dimostra che:
- l’essere umano è portato naturalmente ad ubbidire all’autorità perché l’obbedienza viene impartita a ciascuno di noi fin dall’infanzia;
- chi impartisce ordini è considerato competente e meritevole di fiducia;
- chi ubbidisce all’esecuzione di un ordine non si sente responsabile dell’azione che svolge;
- si è portati ad eseguire un ordine che impone un atto crudele se l’azione da realizzare si svolge in un intervallo di tempo prolungato.
Come abbiamo analizzato insieme il condizionamento sociale è qualcosa di abbastanza inconsapevole e incontrollabile animato da vissuti di disagio, senso di colpa, inadeguatezza e necessità di accettazione e riconoscimento.
Essere consapevoli dell’origine dei meccanismi d’ influenza è il primo e decisivo passo per poterne limitare i danni.