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- 27-10-2025
- Sara Elia
- In Insegnamento
- 4 minuti
Metodo Jigsaw: cos’è e come funziona la tecnica di apprendimento cooperativo
Nel panorama delle metodologie di didattica attiva, il metodo Jigsaw si distingue come una delle tecniche più efficaci per promuovere l’apprendimento cooperativo e lo sviluppo di competenze trasversali. Nato negli anni Settanta per favorire l’inclusione scolastica e ridurre i conflitti tra studenti, questo metodo trasforma la classe in una vera e propria community di apprendimento, in cui ogni partecipante diventa responsabile non solo del proprio studio, ma anche del progresso del gruppo.
Il metodo Jigsaw, letteralmente “a puzzle”, si basa sull’idea che ogni studente rappresenti un pezzo indispensabile del quadro generale. Attraverso un’organizzazione in piccoli gruppi, gli studenti studiano parti diverse di un argomento e poi le condividono con i compagni, costruendo insieme la conoscenza in modo collaborativo e attivo.
Nei prossimi punti analizzeremo nel dettaglio come funziona il metodo Jigsaw, quali sono i passaggi fondamentali per applicarlo correttamente e quali vantaggi porta in termini di motivazione, partecipazione e sviluppo delle abilità cognitive e sociali.
Indice dei contenuti
Che cos’è il Metodo Jigsaw
Apprendere insieme non significa solo condividere un’aula, ma costruire un sapere comune attraverso il contributo di ciascuno. In quest’ottica, è nato il Metodo Jigsaw, una tecnica di apprendimento cooperativo che trasforma il modo in cui gli studenti affrontano lo studio e le attività di gruppo.La sua logica è semplice ma potente: un argomento complesso viene suddiviso in parti più piccole e maggiormente comprensibili, assegnate singolarmente a ciascun membro della classe. In questo modo, ogni studente diventa responsabile di un frammento del contenuto, che deve approfondire in modo mirato per poi poterlo condividerlo con gli altri.
Il termine “Jigsaw”, che in inglese significa “puzzle”, rende immediatamente l’idea: ogni studente rappresenta un tassello unico, e solo unendo tutti i pezzi è possibile completare il quadro della conoscenza.
Esso è nato negli anni ’70 grazie al lavoro dello psicologo sociale Elliot Aronson, in un contesto molto particolare. Negli Stati Uniti, infatti, l’integrazione scolastica tra studenti di diversa origine culturale stava creando tensioni e rivalità. Aronson, intuendo che un approccio collaborativo fondato sulla responsabilità individuale e sulla necessità di ascoltare i compagni, potesse ridurre i conflitti dfa forma al metodo.
Inizialmente pensato per rispondere a un problema sociale, ad oggi il metodo Jigsaw è stato riconosciuto come uno strumento didattico universale, utile non solo per il miglioramento dei risultati scolastici, ma anche per la crescita delle competenze sociali.
Come funziona il Metodo Jigsaw
Il Metodo Jigsaw segue una precisa struttura che si basa su vari step che hanno l’obiettivo di creare un ciclo di apprendimento dinamico ed equilibrato.Nello specifico:
- gruppi base: la classe viene suddivisa in piccoli gruppi eterogenei in cui ogni studente riceve il compito di approfondire una sezione specifica del materiale di studio, elaborarla con cura e renderla comprensibile ai compagni;
- gruppi di esperti: gli studenti che hanno lo stesso compito si incontrano per analizzare il materiale, chiarire i dubbi e portare avanti esempi concreti. Le informazioni non vengono solo memorizzate ma di rielaborate in modo critico, così da poter essere spiegate con chiarezza agli altri;
- ritorno al gruppo base: una volta terminata la discussione, ciascun alunno diventa il portavoce della propria parte, “insegnando” ai compagni ciò che ha imparato. In questo modo il puzzle prende forma ed ogni gruppo riesce a ricostruire l’intero argomento unendo insieme i contributi individuali.
Applicazioni concrete nella scuola
Ad oggi, il metodo Jigsaw può essere applicato in diversi contesti, tra cui in particolare a livello scolastico. Tale tecnica di apprendimento, infatti, è adattabile a diversi contenuti disciplinari, quali scienze sociali, letteratura, lingue straniere, materie scientifiche, etc. L’importante è mantenere la chiarezza dei ruoli, la sequenzialità delle fasi e l’attenzione alla cooperazione.Per comprendere al meglio il concetto, è necessario fare un esempio pratico su un’attività di educazione civica in una scuola secondaria di primo grado, dove una docente decide di affrontare il tema della sostenibilità.
Nello specifico:
- la classe viene divisa in tre gruppi base da sei studenti ciascuno. All’interno di ogni gruppo, i ragazzi ricevono materiali su tre argomenti: la biografia di Greta Thunberg, il suo attivismo e i principali aspetti del cambiamento climatico;
- gli studenti che hanno lo stesso tema si ritrovano nei gruppi di esperti per studiare insieme e realizzare mappe concettuali;
- dopo il confronto, tornano nei gruppi base ed espongono ai compagni quanto appreso, ricomponendo così il quadro generale e permettendo a tutti di acquisire una visione completa dell’argomento. A conclusione dell’attività, la docente propone un quiz interattivo per verificare l’apprendimento individuale e collettivo.
Vantaggi ed impatto educativo
Il metodo Jigsaw offre una serie di vantaggi che riguardano sia l’apprendimento cognitivo sia lo sviluppo socio-relazionale.In particolare, dal punto di vista dell’acquisizione dei contenuti:
- stimola un apprendimento più solido e duraturo: dal momento che ogni studente è chiamato a spiegare e insegnare, deve comprendere al meglio il tema;
- aumenta la motivazione, poiché ciascuno sente la responsabilità del proprio ruolo;
- favorisce la partecipazione attiva, evitando il rischio che alcuni restino passivi.
- migliorare il clima di classe riducendo conflitti e competizione;
- promuovere competenze di cooperazione, ascolto e negoziazione;
- sviluppare leadership e rispetto reciproco;
- ridurre le barriere sociali e culturali.
In un’epoca in cui il sapere è sempre più interconnesso, il Metodo Jigsaw ricorda che il contributo di ciascuno è fondamentale per costruire un futuro comune.
Sara Elia
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