Il modello 70-20-10 per l’apprendimento in azienda
Il modello 70-20-10 è un approccio innovativo allo sviluppo dei dipendenti all’interno di un’impresa. Esso riconosce che la combinazione di tre elementi permette l’implementazione di alte prestazioni e il conseguente successo aziendale.
Analizziamo tutto ciò che c’è da sapere su questo modello d’apprendimento!
Indice dei contenuti
Che cos’è il modello 70-20-10
Il modello 70-20-10 è un termine di apprendimento e sviluppo che spiega come le persone apprendono sul lavoro e come possono svilupparsi verso la padronanza dei loro ruoli e delle loro competenze.
Elaborato nella seconda metà degli ’80, è stato poi definito in maniera più formale negli anni ’90. Le origini si devono ad un’intervista a circa 200 manager in merito alla propria formazione. Gli autori dell’indagine elaborarono il modello sulla base delle risposte emerse:
- 70% della propria conoscenza deriva dall’esperienza sul posto di lavoro (apprendimento informale);
- 20% dall’interazione con gli altri (apprendimento sociale);
- 10% da momenti di formazione strutturati (apprendimento formale).
L’obiettivo principale del modello 70-20-10 è quello migliorare il coinvolgimento dei dipendenti, aumentare la produttività e promuovere l’innovazione.
Come è quindi evidente, questo approccio innovativo riconosce che la maggior parte dell’apprendimento avviene sul lavoro tramite pratica ed esperienza. Allo stesso tempo, anche la formazione strutturata, il coaching e il mentoring sono fondamentali nel sostenere la crescita e lo sviluppo dei dipendenti.
Ad oggi, a conferma della veridicità dell’approccio, dati riportano che all’interno delle organizzazioni che agiscono sul mercato contemporaneo, le persone apprendono nell’effettivo maggiormente attraverso canali informali, interazioni sociali e pratica sul posto di lavoro. Molto di meno, invece, attraverso mezzi più formali.
Come funziona il modello 70-20-10
Il funzionamento del modello 70-20-10 per l’apprendimento in azienda è molto semplice. Le percentuali sono suddivise nel seguente modo:
- 70% di apprendimento sul posto di lavoro: dipendenti acquisiscono la maggior parte delle conoscenze nella pratica lavorativa. Esse si fondono con le esperienze quotidiane quali ad esempio l’uso delle attrezzature d’ufficio e il completamento di progetti di ricerca. In quest’ottica i soggetti non devono immagazzinare troppe informazioni in una volta sola ma possono controllare ciò che imparano, come lo assimilano e in quale tempistica. I processi, infatti,
non sono controllati da linee temporali nè seguono un ordine di eventi; - 20 % di apprendimento sociale: questa parte comporta l’osservazione e l’imitazione del modo in cui i colleghi portano a termine le attività previste. Tale approccio consente inoltre di fare pratica con gli strumenti operativi e di imparare a gestire le mansioni. Dopo aver osservato il processo, ha imparato dagli errori ripetuti e, ricevendo feedback dai suoi colleghi ha potuto sviluppare le competenze necessarie;
- 10% di formazione formale: una serie di eventi strutturati e mirati a colmare le lacune di competenze, problemi di performance ed esigenze di formazione volte a migliorare le prestazioni. Tra questi ad esempio seminari, workshop e conseguenti esercitazioni.
Vantaggi e benefici principali
I benefici che provengono dall’applicazione del modello 70-20-10 a livello aziendale sono numerosi. Tra i principali:
- promuovere la cultura dell’apprendimento: imparare è un processo continuo. Le imprese hanno un importante ruolo nel supportare i propri dipendenti nel rimanere aggiornati su tendenze e sviluppi del settore d’azione. Agendo in questo modo è possibile, di conseguenza, aumentare produttività e guadagni;
- massimizzare il ROI della formazione: la strategia 70-20-10 a riduce le spese suddividendo le risorse tra diverse fonti di conoscenza. Offrendo ai dipendenti l’opportunità di applicare quanto appreso in un contesto reale, i programmi di formazione diventano più rilevanti e applicabili.
- aumentare la motivazione: creare opportunità di condividere le conoscenze, e promuove un senso di community e di lavoro di squadra. Enfatizzando l’esperienza sul posto di lavoro il modello incoraggia i dipendenti ad assumersi la responsabilità del proprio apprendimento e sviluppo. Inoltre, progettando programmi di formazione allineati ai requisiti del lavoro e agli obiettivi aziendali, i dipendenti riescono a conservare quanto appreso, applicandolo sul lavoro;
- implementare il coinvolgimento: aggiornarne frequentemente i contenuti aumenta l’efficienza. Inoltre, la natura diversificata del modello 70-20-10 a consente ai singoli di imparare in modo indipendente permettendo interazioni migliori e rapporti di lavoro sani.
I limiti del metodo
Di certo, ad oggi esistono ancora dei limiti al modello 70-20-10. I principali lati d’ombra sono:
- mancanza di attenzione alle differenze individuali: la strategia presuppone che tutti i dipendenti abbiano le stesse esigenze e preferenze di apprendimento. Ma non sempre questo ragionamento è corretto in quanto ciascuno ha conoscenze pregresse uniche e preferenze di apprendimento differenti;
- eccessiva semplificazione: il metodo tende a semplificare eccessivamente il processo di apprendimento, limitandolo alla divisione in tre categorie.
Al netto dei fatti, però, il calcolo non è così semplice e le linee guida rischiano di essere interpretate in modo rigido piuttosto che come un quadro flessibile; - limitata importanza data all’istruzione formale: la bassa percentuale assegnata a questo passaggio, pari al 10%, non riflette l’importanza dell’istruzione formale in alcuni settori. In molti casi, sono necessarie maggiori conoscenze e competenze per aggiornarsi con le tecnologie emergenti e stare al passo con i rapidi cambiamenti.
A livello generale, è quindi importante che ogni singola azienda valuti le modalità con cui implementare il modello 70:20:10, rilevando le aree di forza e debolezza. La cultura di apprendimento aziendale, infatti, deve mantenersi aperta e adattabile al cambiamento, coinvolgendo l’interezza del team. Una cultura dell’apprendimento radicata non nasce in poco tempo e deve essere coltivata da tutti!