Prestito d’onore e fondo studenti: cosa prevede la garanzia statale
I prestiti d’onore sono una soluzione concreta e vantaggiosa che permettono di finanziare il proprio percorso di studi universitari. Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere a proposito della situazione attuale in Italia.
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Che cos’è il prestito d’onore
Ad oggi, chi vorrebbe iscriversi all’Università ma è spaventato dai costi può avvalersi del prestito d’onore. Di recente, infatti, è stato approvato un decreto per garantire una parte delle somme prestate agli studenti.
Il prestito d’onore è un’opportunità riservata agli studenti meritevoli che hanno necessità di supporto economico per affrontare le ingenti spese. Il finanziamento, inoltre, non richiede la necessità di presentare garanzie come succede nei prestiti tradizionali. In quest’ottica, non è necessario essere né possessori di reddito né avere un famigliare come garante.
Nello specifico, per ottenerlo gli studenti devono dimostrare di essere iscritti in uno degli atenei convenzionati e avere una buona predisposizione allo studio testimoniabile attraverso i voti conseguiti alla maturità o all’università. Questa tipologia di prestito permette di coprire tutte le spese legate al percorso universitario, quali:
- retta
- affitto
- libri
- spese per master
- esperienza di Erasmus
Il suo obiettivo è quello di sostenere economicamente gli studenti durante l’intero periodo di studio, permettendo loro di iniziare a restituirlo solo una volta dopo aver completato il percorso formativo. Il senso è far si che la somma di denaro venga restituita quando si avrà probabilmente trovato un lavoro che consentirà di ripagare il debito.
Prestito d’onore: cosa prevede la legge italiana
In Italia, il prestito d’onore è stato istituito nel 2010 tramite il Fondo Studio, una misura lanciata da Giorgia Meloni che ai tempi rivestiva il ruolo di Ministra della Gioventù. Questa prima iniziativa registrò però un numero di adesioni molto basse, soprattutto se confrontate con quelle degli altri Paesi europei. Meno dell’1% degli studenti italiani aveva, infatti, fatto ricorso alla misura contro percentuali pari a:
- Germania: 12%
- Paesi Bassi: 54%
- Svezia: 55%)
Solo di recente, per incentivare le adesioni e le erogazioni da parte delle banche, il governo ha deciso di introdurre una garanzia statale fino al 70% della somma erogata. Essa prevede inoltre:
- possibilità per le Regioni e altri enti di contribuire con ulteriori risorse per potenziare il Fondo Studio;
- maggiore accesso ai prestiti d’onore per gli studenti che dimostrano di essere in regola con gli studi;
- flessibilità nel restituire la somma dovuta alle banche per un periodo che va dai 12 ai 30 mesi una volta terminato il percorso di studi;
- alta gestibilità delle rate, solitamente distribuite su più anni con un tasso d’interesse che oscilla tra il 3% e il 6%. In caso di difficoltà, molti istituti offrono la possibilità di allungare il periodo di rimborso, rendendo le rate ancora più sostenibili.
Banche che aderiscono all’iniziativa
Le banche che aderiscono all’iniziativa offrono soluzioni di prestito d’onore ognuna con caratteristiche specifiche. I più attivi nell’ambito sono:
- Banca Intesa San Paolo: “Per Merito” permette di finanziare fino a 3.000 euro in due tranche semestrali per ogni anno del corso ordinario di laurea fino a un massimo di 5 e, per i master, tra € 10.000/€ 50.000 in unica soluzione. Richiederlo non necessità spese né garanzie patrimoniali, gli unici requisiti sono: essere in regola con gli studi di almeno l’80%, aver ottenuto un voto diploma pari o superiore a 85/100 e risultare in regola con il pagamento della retta;
- Unicredit: “Ad Honorem” prevede un importo massimo pari a 27.700 euro. La disponibilità è limitata ai soli studenti iscritti alle università con una convenzione con la banca e un fondo di garanzia interno. La valutazione del merito scolastico spetta all’università, e la banca verifica semplicemente che lo studente non abbia cattivi precedenti creditizi. È possibile iniziare a rimborsare il prestito fino a due anni dopo la conclusione del ciclo di studi.
Altri istituti come Bper e Banco Bpm offrono prestiti d’onore legati direttamente al Fondo Studio, garantendo agli studenti condizioni favorevoli senza la necessità di fornire garanzie patrimoniali o reddituali
Rischi per le banche
Per le banche, il prestito d’onore agli studenti rappresenta sempre un’operazione con alto livello di rischio.
Le garanzie che gli istituti di credito richiedono, infatti, sono nell’effettivo molto poche, tra cui principalmente essere in regola con il percorso di studi e con il pagamento della reta. A livello generale, il finanziamento offre un numero di vantaggi e condizioni estremamente favorevoli per lo più per lo studente. Il prestito d’onore può accompagnare il giovane per tutta la carriera universitaria fino all’inizio dell’attività lavorativa, momento in cui può venire restituito a rate.
Il rimborso, come è evidente, non inizia quindi al termine degli studi. Al giovane è concesso un periodo di tempo tra i 12 e i 30 mesi finalizzato a trovare un lavoro prima di iniziare a restituire la somma di denaro dovuta.
Ad ogni modo, ricerche recenti dimostrano che dare fiducia agli studenti meritevoli ripaga. La maggior parte di chi ottiene il finanziamento lo restituisce in modo regolare e senza il bisogno che l’istituto di credito debba attingere dal Fondo Studenti.
Le spese per la formazione sono un investimento oneroso e al tempo stesso fondamentale per il futuro lavorativo. Per questo motivo, ad oggi, sono sempre di più gli studenti che scelgono questa soluzione per affrontare il percorso universitario.