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- 09-10-2025
- Sara Elia
- In Professioni
- 4 minuti
Psicologo infantile: chi è, cosa fa e quando rivolgersi a lui
La figura dello psicologo infantile è tra le più rilevanti e delicate nell’ambito della salute mentale. Questo professionista si occupa del benessere emotivo, cognitivo e relazionale di bambini e adolescenti, accompagnandoli nelle diverse fasi della crescita e aiutandoli ad affrontare le difficoltà che possono emergere nel percorso di sviluppo.
Il suo ruolo non si limita all’intervento in presenza di disturbi o disagi, ma si estende anche alla prevenzione e al supporto educativo e familiare, offrendo strumenti concreti per migliorare la comunicazione tra genitori e figli e favorire un clima sereno in casa e a scuola.
Lo psicologo infantile è inoltre una figura chiave in caso di problematiche legate all’apprendimento, all’autostima o alla gestione delle emozioni, come ansia, rabbia o difficoltà di adattamento. La sua competenza unisce la conoscenza dello sviluppo psicologico infantile a tecniche di intervento mirate e rispettose delle esigenze del bambino.
In questo articolo scopriremo quali competenze caratterizzano lo psicologo infantile, in quali contesti opera e quando è opportuno rivolgersi a lui per garantire un percorso di crescita equilibrato e positivo.
Indice dei contenuti
Chi è lo psicologo infantile
Lo psicologo infantile è un professionista specializzato nello studio della psicologia dell’infanzia e dell’età evolutiva.I suoi compiti principali consistono in:
- analizzare tutti gli aspetti che caratterizzano il comportamento e la personalità dei più piccoli, dalla prima infanzia fino all’adolescenza;
- osservare, valutare e comprendere i processi di crescita;
- individuare eventuali disagi o difficoltà nel loro sviluppo emotivo, comportamentale e sociale;
- considerare i fattori ambientali, familiari e sociali che ne influenzano lo sviluppo;
- valutare a livello psicodiagnostico il minore;
- fornire supporto psicologico adeguato per affrontare ansia, disturbi comportamentali o difficoltà scolastiche;
- procedere ad un intervento psicologico personalizzato in base all’età e al contesto familiare;
- eventuale supporto alle famiglie o alle altre figure di riferimento.
In ciascuna di queste fasi, lo psicologo infantile deve osservale al meglio i processi cognitivi, emotivi e sociali, analizzando le dinamiche familiari e scolastiche e valutando eventuali segnali di disagio quali soprattutto ritardi nello sviluppo, sbalzi d’umore, disturbi alimentari o del sonno, iperattività e aggressività.
Percorso formativo
Ad oggi, per diventare psicologo infantile è necessario seguire un percorso accademico strutturato che rilasci una solida formazione teorico-pratica.Nello specifico:
- laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche: fornisce le basi della psicologia generale e le prime conoscenze di psicologia dello sviluppo;
- laurea magistrale in Psicologia clinica e della riabilitazione o altre lauree della classe LM-51: si focalizza sulla psicologia dello sviluppo tipico e atipico, in base alla branchia scelta, con particolare attenzione alle dinamiche evolutive dell’infanzia e dell’adolescenza;
- specializzazioni post-laurea e master di primo e secondo livello: fondamentali per acquisire competenze avanzate ed approfondire settori specifici, quali ad esempio la psicologia pediatrica per contesti sanitari, la psicologia scolastica per interventi educativi, e la psicologia dell’età evolutiva per diagnosi e trattamenti dei disturbi dello sviluppo.
Infine, ad oggi alcune di queste specializzazioni offrono una formazione flessibile e modalità di fruizione online e offline, per rendere lo studio compatibile con altri impegni.
Come esercitare la professione
Come abbiamo visto finora, la figura dello psicologo infantile rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il sostegno emotivo, comportamentale e cognitivo dei bambini e degli adolescenti.Per esercitare la professione, una volta concluso il percorso di formazione base, lo psicologo infantile deve completare un percorso di abilitazione che include:
- tirocinio professionalizzante di un anno per un totale di circa 100 ore presso strutture sanitarie, scolastiche o studi privati;
- superamento dell’esame di Stato composto da prove scritte e orali e dalla discussione di esperienze pratiche;
- iscrizione all’Albo degli Psicologi (Sezione A), requisito indispensabile per esercitare legalmente come professionista.
Inoltre, occorre precisare che l’attività di un professionista non si limita al lavoro con il bambino, ma coinvolge attivamente i genitori mediante colloqui mirati e osservazioni congiunte, al fine di raccogliere informazioni utili per costruire percorsi terapeutici personalizzati. Solo in questo modo, infatti, l’intervento può adattarsi alle caratteristiche individuali del bambino e garantire un supporto ottimale.
Opportunità lavorative per uno psicologo infantile
Ad oggi, le opportunità professionali per uno psicologo infantile sono numerose e diversificate.In particolare:
- ospedali e reparti pediatrici, contesti fondamentali per il supporto psicologico in caso di malattie o ospedalizzazione dei bambini;
- scuole, dove interviene per favorire il benessere emotivo, la prevenzione dei disagi e il sostegno all’apprendimento;
- ASL e servizi territoriali, dove lo psicologo collabora con neuropsichiatri infantili e assistenti sociali;
- consultori familiari per supporto alla genitorialità e all’infanzia;
- studi privati, in libera professione o in collaborazione con altri specialisti dell’età evolutiva.
Come abbiamo analizzato insieme, il ruolo dello psicologo infantile offre l’opportunità di incidere concretamente sulla crescita e sul benessere dei più piccoli, rappresentando una professione di grande rilevanza sociale.
Grazie a un percorso formativo strutturato, specializzazioni mirate e competenze pratiche ed emotive, questo professionista è in grado di intervenire in modo efficace in contesti scolastici, sanitari e privati.
Rivolgersi a uno psicologo infantile significa affrontare precocemente eventuali difficoltà, offrendo ai minori strumenti e strategie per crescere in modo equilibrato e sereno.
Sara Elia
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