La regola del tre e l’arte di parlare in pubblico
Nel mondo del public speaking, la capacità di comunicare in modo chiaro, incisivo e memorabile è fondamentale. Tra le tecniche più efficaci per strutturare un discorso che resti impresso, spicca la regola del tre.
Questa strategia retorica, utilizzata da grandi oratori, leader e storyteller, si basa sul potere del numero tre per rendere un messaggio più convincente e facile da ricordare.
Ma come applicarla in modo efficace durante una presentazione o un discorso in pubblico?
Scopriamo come trasformare le tue idee in messaggi potenti e d’impatto utilizzando la regola del tre.
Indice dei contenuti
Arte di comunicare: che cos’è la regola dei tre
Comunicare un messaggio di modo che provochi la reazione desiderata da parte dell’interlocutore è un’arte che si può apprendere. Ad oggi, infatti, esiste una strategia dal nome “regola del tre” che si può applicare in vari contesti: fare una presentazione, convincere qualcuno a concludere una vendita e così via.
Il suo funzionamento è molto semplice: è necessario raggruppare gli elementi in tre, ovvero presentare le idee in trio per renderle più interessanti, divertenti e memorabili e aumentare così il valore della comunicazione. Per organizzare il discorso, in particolare:
- si scelgono tre elementi di cui parlare, così da evitare di presentare troppi argomenti;
- il discorso viene suddiviso in tre parti, ciascuna focalizzata su un determinato topic;
- si dà spazio ad una fase di apertura, al corpo del messaggio ed infine alla chiusura.
Agendo in questo modo, il pubblico riesce a seguire e memorizzare meglio ciò che viene esposto. Ad esempio:
- promozione di un prodotto: evidenziare le caratteristiche con tre aggettivi, ad esempio: “buono, economico e originale”, per comunicare una descrizione completa;
- segnalazione di un sito web: comprimere le informazioni in tre frasi concise e posizionarle in un posto visibile;
- creazione di uno slogan persuasivo: scegli tre parole principali come riferimento della successiva argomentazione.
Perché la regola dei tre funziona nel public speaking
Come abbiamo visto finora, la regola del tre permette di esporre in modo incisivo ed efficace gli argomenti che si vanno a trattare davanti ad uno o più interlocutori.
Si tratta di un metodo altamente funzionante per più motivi. Tra i principali:
- crea cluster nel cervello: il cervello funziona per gerarchia, raggruppando gli elementi per gestire le informazioni in modo più efficiente. In questo senso, strutturare un pensiero sulla base di poche idee collegate è nettamente vantaggioso rispetto alla presentazione di una serie di dati disordinati;
- è un numero comodo per la memoria: la memoria ha una capacità limitata, soprattutto quella a breve termine che permette di conservare le informazioni e mantenerle attive per un breve periodo. Nello specifico, crea un raggruppamento memorabile fino a quattro elementi. In quest’ottica, il tre è il numero ideale perché si avvicina al limite senza superarlo;
- è estremamente persuasivo: quando si tenta di persuadere l’interlocutore, influenzare la sua opinione o motivarlo a compiere una determinata azione, conviene offrirgli diverse ragioni. In particolare, tre è il numero chiave affinché l’argomentazione sembri convincente;
- dona una sensazione di pienezza: le triadi creano la sensazione che una frase, un discorso o un’argomentazioni siano completi, rendendo l’idea soddisfacente.
Come trasmettere informazioni in modo efficiente
Il public speaking che si avvale della regola dei tre permette di trasmettere informazioni in un modo che risultino coinvolgenti per gli interlocutori e, di conseguenza, lasciare il segno.
Per fare la differenza è necessario:
- catturare l’attenzione del pubblico: ottenere l’attenzione e stupire cercando di essere brillante e breve. Per farlo, ad esempio, esordire con una domanda o raccontare qualcosa di sé attraverso una storia metaforica. Ad ogni modo, è necessario racchiudere il discorso in tre step per non appesantirlo. Introdurre quindi brevemente la questione, arrivare al fulcro del discorso e lanciare il messaggio finale;
- lasciare al pubblico il tempo di memorizzare il messaggio e formulare domande: dopo aver esposto i tre concetti cruciali del discorso è necessario fare una pausa per fornire risposte ad eventuali dubbi sorti e permettere così al pubblico di immagazzinare in memoria il messaggio, una volta compreso al meglio;
- chiudere la performance: dopo essere riusciti catturare l’interesse del pubblico e aver mantenuto focalizzata la loro attenzione, è necessario concluderlo. Dopo essere arrivati al punto della questione, circoscrivere quindi l’argomento e il messaggio da veicolare e preparare una frase d’effetto per la chiusura del discorso. È fondamentale trovare uno slogan che possa imprimersi nella mente degli ascoltatori e lasciare un segno, un input per memorizzare il discorso e farlo proprio.
Dalle origini ai giorni nostri
È difficile attribuire una paternità alla regola dei tre. Ad oggi, si sa che essa è stata utilizzata fin dall’antica Grecia ma allo stesso modo ha un posto nella storia dei racconti tradizionali, già a partire dalla Bibbia.
Il libro sacro parla infatti della triade di “Padre, Figlio e Spirito Santo”.
Successivamente, Hegel riprende il metodo nella sua dialettica, dividendo ogni processo dialettico in tre step: tesi, antitesi e sintesi.
Nella tesi troviamo l’affermazione di un’idea, nell’antitesi l’idea diventa una realtà, nella sintesi troviamo il superamento dell’antitesi e di conseguenza l’idea iniziale viene riaffermata. Tramite ciò, nella filosofia hegeliana, è possibile memorizzare un concetto complesso in maniera rapida e semplice.
Ad oggi, la regola del tre viene utilizzata nei contesti più disparati:
- slogan pubblicitari, ad esempio “Today, Tomorrow, Toyota”;
- motti, ad esempio “Hip, Hip, Hurra”;
- colori del semaforo: rosso, giallo e blu.
Un altro esempio emblematico è quello portato avanti da Steve Jobs nella sua presentazione primo modello di IPhone dove dichiarò: “Oggi vi presento 3 prodotti, un IPod, un telefono e un dispositivo di comunicazione Internet”. Subito dopo si scoprì che questi tre prodotti in realtà erano un unico e solo.
Come abbiamo visto insieme, la regola dei tre permette di avere un forte impatto sul pubblico, ottenendo così una comunicazione più efficace.