Riforma reclutamento Docenti 2022: al via il nuovo sistema
Con la pubblicazione del Decreto PNRR 2, convertito in legge, sono state introdotte sostanziali novità relative al reclutamento docenti 2022. Il provvedimento modifica le regole sulla formazione iniziale, continua e le future assunzioni degli insegnanti, modificando il regolamento per i Concorsi pubblici, l’abilitazione all’insegnamento e l’accesso al ruolo.
Scopriamo cosa prevede la riforma del Ministro Bianchi in pochi semplici punti.
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Il testo integrale della riforma
Il testo completo della riforma, contenente il nuovo regolamento per il reclutamento docenti, è consultabile nel Decreto Legge del 30 aprile 2022, n.36 sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.150 del 29.6.2022.
È inoltre disponibile il Dossier della Camera dei Deputati contenente le schede di lettura di tutte le misure previste nel Decreto PNRR 2, comprese quelle del pacchetto scuola.
Cosa cambia con la Riforma Bianchi
- il sistema di formazione iniziale e accesso ai ruoli a tempo indeterminato del personale docente, consistente in
- un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale e prova finale corrispondente almeno a 60 CFU o CFA, da svolgere dopo la laurea o durante il percorso formativo, per acquisire competenze teorico-pratiche;
- un concorso pubblico nazionale con cadenza annuale;
- un periodo di prova in servizio di un anno con test finale e valutazione conclusiva;
- i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale dei docenti sono organizzati ed erogati attraverso centri universitari e accademici di formazione iniziale degli insegnanti, a cui si può accedere dopo la laurea oppure durante il percorso formativo in aggiunta ai crediti necessari per il conseguimento del proprio titolo (triennale, magistrale o ciclo unico);
- il periodo di formazione iniziale prevede un tirocinio presso gli istituti scolastici;
- la prova finale prevede una simulazione di lezione per verificare la capacità di insegnamento;
- Le modalità per conseguire i 60 CFU o CFA sono definite con apposito Decreto;
- l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie ha durata illimitata;
- modalità semplificata per il conseguimento all’abilitazione in altre classi di concorso o gradi di istruzione per i docenti che sono in possesso di un’abilitazione per un’altra classe di concorso o grado di istruzione;
- l’abilitazione all’insegnamento permette l’accesso ai concorsi che sono banditi con cadenza annuale per la copertura delle cattedre vacanti;
- il periodo annuale di prova termina con una valutazione finalizzata ad accertare le competenze didattiche dell’insegnante. Con esito positivo è prevista l’immissione in ruolo;
- la prova scritta del concorso non sarà più composta da un test a risposta multipla ma da domande a risposta aperta;
- gli insegnanti precari con almeno 3 anni di servizio, anche non continuativi nei 5 anni precedenti, sono ammessi al concorso;
- gli insegnanti precari non abilitati con 3 annualità di servizio che abbiano vinto il concorso sottoscrivono un contratto annuale a tempo determinato part-time e acquisiscono 30 CFU o CFA del percorso universitario di formazione iniziale, al termine del quale superando la prova finale conseguono l’abilitazione all’insegnamento ed iniziano il periodo annuale di prova in servizio, il cui positivo superamento determina l’effettiva immissione in ruolo;
- i docenti immessi in ruolo hanno il vincolo di permanenza per almeno 3 anni nella medesima classe di concorso e tipo di posto;
- è prevista una fase transitoria fino al 31.12.2024 per l’entrata in regime del sistema di reclutamento;
- cambieranno le classi di concorso che saranno razionalizzate ed accorpate con la pubblicazione di un nuovo decreto entro 12 mesi;
- è istituita la Scuola di alta formazione del sistema nazionale pubblico di istruzione, con l’obiettivo di:
- promuovere e coordinare la formazione in servizio dei docenti di ruoloM
- dirigere e indirizzare le attività formative dei dirigenti scolastici, dei DSGA e del personale ATA;
- assolvere alle funzioni correlate al sistema di incentivo alla formazione continua degli insegnanti.
Previste 120.000 assunzioni entro il 2023
La riforma per il reclutamento docenti introdotta dal Ministro Bianchi prevede una fase transitoria (fino al 2024) che permetterà l’assunzione di 70mila docenti, con l’immissione in ruolo attraverso concorsi con cadenza annuale. Questi si aggiungono ai 50mila programmati per il 2022, per un totale di 120.000 assunzioni nel prossimo triennio.