Ripresa turismo scolastico: viaggi prolungati e ritorno alla normalità
La pandemia di Covid-19 ha determinato una pesante battuta di arresto per il turismo scolastico. La lunga pausa durata 3 anni è però ormai ufficialmente superata e già oggi si raccolgono i dati di ripresa turismo scolastico. Vengono confermate le tendenze più gettonate ma ci sono anche alcune novità soprattutto per le secondarie di primo grado. Per i viaggi prolungati si continuano a preferire le mete culturali perché si integrano meglio con i programmi di studio. Vediamo dunque gli aspetti più interessanti di questo ritorno alla normalità.
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Ripresa turismo scolastico: la programmazione
Cosa significa programmare al meglio una gita scolastica? Per prima cosa è fondamentale considerare tutti gli aspetti logistici della meta prescelta. La tendenza attuale di ripresa turismo scolastico si orienta su luoghi interessanti da un punto di vista artistico ma poco battuti dal turismo di massa. Il 44% dei docenti ritiene infatti di riuscire a trarre maggior vantaggio didattico da gite scolastiche lunghe trascorse in luoghi meno battuti e caotici. Le mete naturalistiche continuano ad essere il fanalino di coda anche se non si tralascia di considerare in fase di programmazione dei momenti di aggregazione per i ragazzi. Per una migliore organizzazione si possono elaborare facilmente delle presentazioni con Canva utili anche per proporre i viaggi alle famiglie.
Viaggi scolastici prolungati: quando si parte?
Per le gite di una giornata continuano a essere scelti dei periodi di bassa stagione. I viaggi scolastici con pernottamento invece si svolgono soprattutto nei mesi primaverili e la tendenza si è confermata anche per lo scorso anno scolastico. E per l’anno scolastico 2023/2024? Secondo l’indagine della piattaforma online La Fabbrica, il 74% dei prossimi viaggi scolastici si concentreranno tra marzo e maggio 2024. Per quanto riguarda invece i periodi dedicati all’organizzazione delle uscite, per il 62% si conferma l’abitudine a discuterne tra docenti tra settembre e novembre. Resta però un 17% che valuta di solito tra dicembre e febbraio.
Ripresa turismo scolastico: i costi dei viaggi
Sono tanti gli aspetti pratici da considerare durante la programmazione di un’uscita didattica. Oltre alla meta c’è il mezzo di trasporto. Dopo lo stop di 3 anni dovuto alla pandemia, l’autobus si conferma il più scelto per gli spostamenti. Il pernottamento invece è per lo più affidato a hotel 3 stelle. Il numero di notti varia a seconda della meta di destinazione e dalla tipologia di viaggio. Il risultato è una spesa pro capite di circa 300 euro che a uno sguardo più attento risulta coerente con quanto offerto agli studenti. Durante l’anno scolastico 2022/2023, tra le mete preferite in Italia ci sono state Roma, Napoli, Firenze e Venezia. Per la prima volta sono state scelte alcune mete meno conosciute del Lazio e del Piemonte.
I viaggi di istruzione: quanto durano?
I docenti scelgono di dormire fuori una sola notte con gli studenti delle scuole primarie. Alle secondarie di primo grado ci si ferma invece due notti mentre alle superiori le notti dei viaggi di istruzione variano da tre a quattro notti. Il 53% delle classi alloggia in alberghi a 3 stelle mentre un 12% su affida all’ospitalità religiosa. Gli spostamenti avvengono in autobus privati anche se sia al centro che al Nord viene spesso utilizzato il treno. In bassa stagione il 20% degli studenti esce dalle aule per una gita di istruzione. Per quanto riguarda le primarie si registra una tendenza a preferire alla gita in giornata un vero e proprio viaggio con una notte di pernottamento.
Le mete più scelte per la ripresa turismo scolastico
Sono una decina le mete maggiormente gettonate dagli insegnanti e dai loro studenti. Ai primi posti ci sono Piemonte e Lazio. Roma si conferma come la città più visitata dalle classi durante l’anno scolastico 2022/2023. Più in generale nella lista troviamo alcune località di nicchia che sono state scelte perché di interesse culturale e artistico. Le meno battute sono sicuramente le mete naturalistiche soprattutto per i viaggi che implicano una o due notte di pernottamento.
La scelta dell’agenzia di viaggio per il viaggio scolastico prolungato
La maggior parte dei docenti si rivolge alle agenzie turistiche per l’organizzazione di viaggi di istruzione, meglio se specializzate in turismo scolastico. Queste realtà, a detta dei docenti, non sarebbero così diffuse tanto che si richiede in merito una maggiore preparazione. Dalle agenzie si comprano di solito dei pacchetti interi che comprendano tutto e che consentano alle famiglie di destinare un budget alla gita senza doverlo sforare. Nel pacchetto sono compresi oltre al costo dell’alloggio anche i pasti, il mezzo di trasporto, gli ingressi a pagamento in musei o altro.
Una previsione sull’anno scolastico 2023/2024
Secondo l’indagine condotta da La Fabbrica il 76% degli studenti andrà in gita tra marzo e maggio 2024. I docenti sceglieranno affidandosi il più possibile ad agenzie di viaggio specializzate in turismo scolastico. Valuteranno la valenza didattica e culturale delle varie proposte e i laboratori gestiti dai musei. Non verrà tralasciata l’esigenza di offrire del tempo libero ai ragazzi e di quello da destinare ai momenti di riflessione sull’esperienza che si sta svolgendo. Gli insegnanti denunciano spesso una incapacità diffusa da parte delle agenzie di viaggi a venire in contro a tutte le esigenze specifiche delle classi. In ultimo ma non per importanza c’è l’inclusività che deve essere assicurata durante ogni uscita scolastica.
La ripresa turismo scolastico
Dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia il turismo scolastico ha registrato non solo una ripresa ma anche un incremento. Sono aumentate le classi delle primarie che hanno scelto di dormire fuori almeno una notte dopo le disdette di 3 anni fa dovute all’emergenza sanitaria. Per i prossimi mesi le scuole si auspicano una maggiore collaborazione dal settore turistico. Hanno inoltre apprezzato le strutture museali che hanno inserito nella loro offerta qualcosa di specificatamente rivolto alle scuole. Nel 2019/2020 solo l’8% degli insegnanti aveva programmato una notte fuori alle primarie. Oggi questa percentuale è salita al 30%.
Per concludere
Con questo focus sul turismo scolastico abbiamo valutato tutti gli aspetti di una sicura ripresa. Rispetto ai dati pre-pandemia, i viaggi di istruzione stanno vivendo un periodo fiorente. Si sceglie sempre di più di pernottare fuori casa anche alle primarie e vengono privilegiati i luoghi di valenza culturale ma meno turistici. La scelta organizzativa cade sempre sulle agenzie di viaggio anche se gli insegnanti si auspicano per gli anni a venire una maggiore specializzazione di queste ultime nel settore del turismo scolastico.