Sconfiggere lo stress lavorativo: comprendere e affrontare il burnout
In tempi recenti, l’attenzione per lo stress lavorativo è cresciuta ampiamente, e sempre più frequentemente si sente parlare di burnout.
Purtroppo, questa frequenza con cui l’attenzione si rivolge al fenomeno è data dal fatto che si tratta di una condizione ormai molto diffusa. Tra l’altro, se non adeguatamente affrontato, questo tipo di stress conduce a delle conseguenze negative. Non sempre è facile riconoscere una condizione di stress lavorativo, ed è proprio questo aspetto che ne rende spesso difficile l’individuazione.
Eppure, l’esaurimento legato al lavoro va assolutamente affrontato. Per tale ragione, oggi scopriremo insieme tutto sul burnout, dalla definizione alle sue caratteristiche peculiari, fino al modo migliore per affrontarlo.
Indice dei contenuti
Stress lavorativo: cos’è il burnout?
In apertura, ci siamo già riferiti allo stress lavorativo come ad una condizione di “esaurimento”. In effetti, il termine burnout viene tradotto proprio in questo modo nella nostra lingua.
Si tratta di quella che viene anche denominata come sindrome emotiva da lavoro, che si manifesta con segni e sintomi. Insomma, lo stress da lavoro si comporta proprio al pari di una malattia fisica, con tanto di sintomatologia.
Il lavoratore che ne viene colpito si sente sempre stanco, e manifesta inoltre i sintomi di una depressione. Frequentemente, lamenta anche scarsa capacità di concentrazione, perdite di memoria e pensieri negativi ricorrenti.
Questa condizione, ovviamente, non colpisce solo i lavoratori: anche gli studenti spesso la manifestano. Inoltre, non possiamo individuare settori o professioni più colpite, in quanto il burnout può manifestarsi praticamente in ogni settore.
La sua causa va ricercata in una quota di stress non solo eccessiva, ma anche duratura nel tempo.
I sintomi del burnout: una panoramica dettagliata
Il primo passo per agire sullo stress da lavoro e sconfiggerlo è comprenderne e analizzarne i sintomi nel dettaglio.
Il più frequente, come anticipato, è rappresentato dalla stanchezza. Il burnout si manifesta infatti con una costante carenza di energie, che rende difficile compiere le azioni quotidiane.
Un lavoratore (o uno studente) in questa condizione si sente spesso nervoso e irritabile, e frequentemente manifesta sbalzi d’umore. Si sente inoltre sopraffatto dai compiti dei quali deve occuparsi quotidianamente, che gli risultano eccessivamente opprimenti.
La mente in caso di stress lavorativo viene totalmente occupata da pensieri, nella maggior parte dei casi negativi, che sembrano quasi ingestibili. Il che causa una difficoltà a concentrarsi, e incide negativamente sulla produttività.
Infine, il burnout è spesso accompagnato, oltre che da ansia, anche da un crollo motivazionale non indifferente. Ci si sente svogliati e, di conseguenza, i risultati saranno mediocri.
A tutte queste caratteristiche tipiche dello stress legato al lavoro ci sono anche dei veri e propri sintomi fisici. Chi è in burnout può lamentare insonnia, mal di testa, dolori a muscoli e stomaco. I sintomi fisici sono variabili e possono quindi cambiare da soggetto a soggetto.
Dalla quiete allo stress lavorativo: fasi e sviluppo
È chiaro che il burnout non si manifesta in maniera improvvisa e repentina. Prima di manifestare il vero e proprio stress lavorativo, il soggetto deve passare attraverso diverse fasi.
Anche l’individuazione di queste fasi è fondamentale per comprendere e sconfiggere questa tipologia di stress. La loro conoscenza ci consente infatti di prevenirne la vera e propria insorgenza.
Il primo step per cui il lavoratore passa è quello dell’entusiastica partecipazione al lavoro (o alle attività di studio). Ciò avviene quando ci si sente completamente assorbiti dalla propria mansione lavorativa. Si tende, senza neppure rendersene conto, a sacrificare tutto il resto in ragione del lavoro.
Di conseguenza, i risultati che ci si aspetta sono altissimi e, nella maggior parte dei casi, non realistici.
Il secondo stadio che conduce allo sviluppo dello stress lavorativo è quello della stagnazione. Dato che le aspettative non sono reali, i risultati tardano ad arrivare o non arrivano proprio. In questa fase, la delusione inizia a manifestarsi e si tramuterà in rabbia e aggressività nella terza fase, quella caratterizzata dalla frustrazione.
Infine, nella quarta fase, definita come la fase del disimpegno, si perde totalmente la motivazione.
Come reagire allo stress lavorativo
Per fortuna, questa condizione è reversibile: sconfiggere lo stress lavorativo si può. Il processo di sconfitta del burnout potrebbe essere ovviamente complesso, e non è detto che chi ne soffre debba fare tutto senza aiuto.
Per affrontare la situazione è necessario per prima cosa cercare di ridurre il quantitativo di lavoro quotidiano. Nel caso in cui questo non sia possibile, è bene comunque ritagliare del tempo quotidiano da destinare ad attività rilassanti.
Inoltre, bisogna reagire individuando le cause che hanno generato la condizione di stress. Solo l’individuazione permetterà al soggetto di reagire e porre rimedio alle cause del burnout.
È bene, infine, rivolgersi a soggetti terzi per cercare aiuto e supporto. Esistono infatti professionisti specializzati in salute mentale, come psicologi e terapeuti, che possono aiutare concretamente a superare lo stress da lavoro con percorsi personalizzati.
Rivolgersi ad un professionista permette anche di fruire di eventuali permessi e malattie. Una condizione di burnout certificata da un medico è infatti considerata come una malattia a tutti gli effetti.
Nei casi in cui si renda necessario, quindi, è possibile fruire della malattia.
Altri consigli pratici
Per sconfiggere lo stress, esistono infine tutta una serie di consigli pratici che possono essere messi in atto. Si tratta di rimedi che possono fungere anche da prevenzione, qualora lo stress da lavoro non sia ancora completamente radicato.
Ancor prima di manifestare i segni di burnout, o qualora questo stia iniziando a prendere il sopravvento, è consigliabile prendersi del tempo. Una vacanza o anche, più semplicemente, qualche momento di pausa, rappresentano un valido aiuto per allontanarsi da eventuali routine alienanti.
Altro valido aiuto proviene dallo stile di vita. Ove possibile, fare sport, curare l’alimentazione e mantenersi in salute può aiutare contro lo stress lavorativo.
Uscire da questa condizione di disagio, ovviamente, non sarà immediato: è necessario procedere per step e obiettivi. Prefissarsi degli obiettivi aiuta non solo a non pretendere subito risultati irrealistici, ma anche ad agire concretamente e gradualmente, ma con costanza e ogni giorno.
Fondamentale, dunque, compiere delle piccole azioni su base giornaliera per tornare finalmente a stare bene.