Strategie risolutive: 5 tecniche per gestire quiz e prove a tempo
Da sempre, le prove a tempo o i quiz rappresentano un motivo di grande ansia, tensione e accelerazione dei battiti cardiaci nei candidati che si sottopongono ad una qualsivoglia verifica.
Che avvenga a scuola, all’università o in qualsiasi altro contesto del genere, non cambia la preoccupazione e l’agitazione derivanti dalla consapevolezza di avere una sola possibilità, una singola chance per poter realizzare un proposito prefissato.
Ti è mai capitato di doverti sottoporre ad un concorso pubblico o ad un test di ammissione?
Se si, sai benissimo quanto il dover rispondere ad un determinato quantitativo di domande in un limitato lasso di tempo sia stato oggettivamente pesante e a tratti irritante.
Esistono, tuttavia, delle strategie risolutive, delle scorciatoie per poter gestire meglio le singole domande del concorso o del quiz, in modo tale da tenere sotto controllo conseguentemente anche l’ansia e la tensione?
Ti conforterà sapere che la risposta a questo delicato quesito è si!
Pertanto, andiamo ad analizzare insieme quelli che sono i più utili suggerimenti da applicare durante una prova a tempo, prendendone in esame 5 e capendo perché possono rappresentare una validissima strategia di risoluzione.
Immergiamoci subito!
Indice dei contenuti
1. Intuito? Meglio lo studio
Nella stragrande maggioranza dei casi e delle situazioni dove il cervello è sotto pressione perché deve elaborare risposte alla velocità della luce, si è portati ad utilizzare il proprio intuito per le domande alle quali non si conosce per filo e per segno la risposta esatta.
Tuttavia, non c’è niente di più sbagliato!
Certo, l’intuito può essere un valido partner nella vita quotidiana, nella sfera lavorativa e nelle situazioni che richiedono una certa elasticità mentale, ma nelle prove a tempo non c’è spazio per esso.
Come mai?
Specialmente i test a risposta multipla, ovvero quelli formati da domande che prevedono una scelta tra 4 o 5 risposte diverse, sono dei costrutti artificiali che fanno testo a precise regole; pertanto, in questi specifici casi l’intuito è pressoché inutile.
La strategia migliore resta la preparazione approfondita a casa, l’attenzione prestata durante le sessioni di lezione in aula, lo scritto dei libri di testo associati alla materia di riferimento o i testi cosiddetti “di supporto” per sostenere il quiz nella maniera migliore!
Perché questa rappresenta un’ottima strategia risolutiva?
Avere chiaro in mente quello che c’è scritto negli appunti o nei libri di testo studiati in separata sede consente al cervello di evidenziare automaticamente le esatte parole o frasi che alcune risposte multiple utilizzano e che sono già state viste: questo ti consentirà, quindi, di escludere a priori e con ragionevole sicurezza tutto ciò che ti sembra nuovo, mai sentito e assolutamente inedito.
Partire subito con l’escludere 1 o 2 risposte è già un ottimo inizio per un test che si profila essere complicato e pressoché ansiogeno!
2. Attenzione alle somiglianze
Una seconda strategia risolutiva che potrebbe esserti utilissima nel gestire le prove a tempo è sicuramente quella di attenzionare al massimo le singole risposte che vengono proposte per ciascuna domanda.
In che senso?
L’insidia che viene subdolamente perpetrata all’interno dei quiz è rappresentata dalla somiglianza di varie risposte tramite parole, frasi o addirittura espressioni simili.
La strategia risolutiva legata a questo concetto risiede proprio nell’identificare tali somiglianze e concentrarsi sul reale senso logico di ogni risposta: se 2 o 3 risposte contengono parole simili o espressioni che non sono nient’altro che sinonimi, è su queste risposte che devi concentrarti, escludendo le altre.
Lo scopo di tali tipologie di trabocchetti consiste proprio nel valutare il tuo grado di attenzione e di testare la tua conoscenza delle definizioni esatte: d’altronde, chi si assomiglia si piglia, detto popolare che non fa altro che avvalorare la tesi appena descritta.
Non si procede mai tirando a caso una risposta, ma nel caso dovessi farlo anche perché non è prevista una penalità per la risposta sbagliata, selezionando 2 risposte simili tra loro avrai il 50% di possibilità di prendere quella giusta.
3. No alle risposte che dicono la stessa cosa e agli assolutismi
Se le somiglianze sono un’assoluta componente importante per individuare la risposta esatta, altrettanto non si può dire per quelle risposte che adoperano giri di parole inutili per dire la stessa cosa.
Ad esempio, se ti dovessero prospettare una qualsiasi domanda che prevede, tra le risposte, “Napoleone” e “il primo imperatore francese”, sai benissimo che entrambe le soluzioni non fanno che ripetersi, rappresentando la stessa risposta divisa in due opzioni.
Ecco, quelle due vanno scartate a priori a favore delle altre due: in questo modo hai la possibilità di dimezzare le opzioni a tua scelta, dimezzando anche le possibilità di errore e raddoppiando le opportunità di marcare la risposta esatta.
Un occhio di riguardo dovresti porlo anche sui cosiddetti assolutismi, ovvero delle parole o espressioni che esprimono dei concetti assoluti.
Ad esempio, se nelle risposte ad una determinata domanda trovi parole come “qualunque”, “nessuno”, “tutti” e così via, fai attenzione: molto spesso, tali espressioni vengono adoperate proprio per confonderti le idee, per fornirti certezze che non esistono veramente o che non corrispondono a realtà.
Diffida, pertanto, da tutte quelle opzioni assolute che in qualche modo cercano di instillarti una verità scritta e chiusa con la ceralacca, ma che poi non sono altro che trabocchetti subdoli e venali: l’obiettivo è sempre quello di ingannarti, facendoti pensare che probabilmente stai dimenticando un assioma di assoluta rilevanza.
Se sei sicuro dei tuoi mezzi e della tua preparazione, non cadrai nei mezzucci adoperati dalle commissioni dei quiz a tempo!
4. Studiare la domanda è la chiave
Una delle primissime lezioni che vengono impartite dal pool di professionisti o dai libri di testo che hanno lo scopo di preparare un candidato al quiz riguarda l’importanza della domanda o del quesito.
Molto spesso, infatti, la risposta ad esso si trova proprio in quelle pochissime parole che si mascherano da interrogativo: in che senso?
In molti casi, è il quesito stesso ad aprirti una corsia preferenziale verso la risposta esatta a quella domanda, adoperando espressioni o parole che probabilmente hai già sentito e che il tuo cervello ha schematizzato ed etichettato come risposta.
Quindi, se il tempo è a tuo favore, prima di fornire una risposta affrettata e precipitosa, analizza a fondo la domanda, cerca di tradurla con altre parole e rileggila fino a quando non ne hai la nausea: questa potrebbe rivelarsi una strategia vincente!
Sempre legata all’importanza della domanda, vi è anche la strategia secondo la quale è bene passare avanti se non si conosce la risposta ad un quesito.
Anziché rimuginare o incartarsi sulla stessa domanda per interminabili minuti, il segreto sta proprio nel passare alla domanda successiva: come mai?
Poniamo il caso che ti venga sottoposta questo quesito: “Per quale scoperta è passato alla storia Alexander Fleming?”.
Supponiamo che, di primo acchito, non ricordi la risposta o essa si trova in una sezione del manuale che hai studiato ma che non ti è mai entrata in testa; anziché star lì a pensare al nulla, passa avanti.
È probabile che, a distanza di qualche domanda, ti venga posto il quesito: “Dopo quanti esperimenti Fleming ha portato alla luce la penicillina?”.
Ecco che hai ottenuto, senza fare niente, la risposta al quesito precedente che tanto ti aveva attanagliato.
Capisci da te che la gestione del tempo, soprattutto nelle prove che di tempo ne hanno pochissimo, si rivela essere di assoluta importanza per poter concentrarsi sui singoli quesiti senza affannarsi negli ultimi sgoccioli finali della prova.
Le strategie risolutive, tuttavia, non sono finite qua: analizziamo l’ultima e, dopodiché, soffermiamo brevemente l’attenzione su un bonus molto importante!
5. Sfrutta i jolly e gli opposti
A volte, tra le risposte ad un determinato quesito viene inclusa la famigerata opzione “tutte le precedenti”.
Si tratta di un jolly, un elemento di risposta che annulla i tuoi ragionamenti sulle singole opzioni; seppur sia un componente molto rischioso da utilizzare, molto spesso si rivela essere un potente alleato decisionale.
In che senso?
Metti caso che tra le opzioni proposte ce ne siano 2 che ti convincono in egual misura, 2 risposte che vorresti marcare, 2 opzioni che sono assolutamente vere secondo il tuo punto di vista e che hanno superato il test del ragionamento extra.
Se in tale quesito c’è anche il jolly, con ogni probabilità è proprio lui la risposta esatta; tuttavia, fai attenzione, perché molto spesso esso viene adoperato in veste di trabocchetto, o meglio, di distrattore, elemento che considereremo solo alla fine.
Hai mai sentito il detto “gli opposti si attraggono”?
Tale motto vale anche nelle prove a tempo; in che senso?
Quando due delle opzioni possiedono un significato opposto tra loro, c’è un’alta possibilità che una delle due sia la risposta corretta; questo, infatti, è un vecchio metodo utilizzato dagli insegnanti per verificare le tue reali competenze e per vedere se hai realmente capito e compreso il materiale di studio.
In questo modo hai la possibilità di concentrarti solo su 2 opzioni, escludendo le altre: ricorda che è proprio questo l’obiettivo al quale dovresti sempre mirare.
Veniamo al bonus: i distrattori, elementi che meritano una menzione speciale dopo aver descritto in maniera esaustiva le migliori strategie risolutive a tua disposizione.
Extra: I distrattori
I distrattori non sono altro che delle alternative di risposta non corrette: essi possono essere al contempo amici e nemici, partner e antagonisti, insomma, vige il classico rapporto di amore-odio con essi!
Specialmente nelle domande di comprensione di un testo, i distrattori sono quelle risposte plausibili create e ideate per far sorgere nella mente del candidato degli equivoci o dei dilemmi assolutamente fondati.
Alcuni distrattori sembrano realmente giusti, ma nella loro struttura interna possiedono un qualcosa che li rende errati, a volte anche una sola parola.
Il trucco per evitarli è concentrarsi sul senso logico generale della domanda, senza dare adito a nessuna deviazione in tal senso: solo così si evitano tali trappole nascoste.
In conclusione, i quiz a tempo sono sempre fonte i grande ansia e tensione: affrontarli avendo chiare in mente delle strategie risolutive ti consentirà di gestire l’agitazione e di ragionare in modo lucido!