Struttura URL perfetta: consigli per ottimizzare SEO e esperienza utente
Si tratta dell’indirizzo virtuale e univoco che conduce ad un sito o ad una pagina web: parliamo dell’URL, un elemento di fondamentale importanza per la SEO.
Oltre ad indirizzare alla pagina o al contenuto specifico cui è legato, l’URL ha un valore a livello dell’ottimizzazione, e può incidere sul posizionamento in SERP al pari di tanti altri elementi che hanno a che fare con la SEO.
Ma è anche un elemento che, oltre a dare indicazioni preziose per l’indicizzazione, può essere utile per migliorare l’esperienza dell’utente. Ovviamente, solo a patto di ottimizzarne al meglio la struttura: scopriamo subito come.
Indice dei contenuti
Cosa vuol dire URL e a cosa serve
Prima di capire come ottimizzare al meglio un URL, sia lato SEO che lato utente, cerchiamo di definire nel dettaglio questo strumento e di capire a cosa serve più nel dettaglio.
URL è ovviamente un acronimo, che sta per “Uniform Resource Locator” e, di fatto, identifica in maniera unica una risorsa web, che si tratti di un sito, di una pagina o di un file.
Indica non solo il sito primario, ma anche la posizione esatta del sito in cui la risorsa è collocata. Serve dunque per identificare univocamente una pagina, un file online o un portale web.
Per raggiungere un elemento disponibile su internet, basta conoscere l’URL ed il gioco è fatto: digitandolo sulla barra del motore di ricerca, si raggiungerà la risorsa di proprio interesse.
Di fatto, un URL è dato da una sequenza di caratteri, numeri o simboli, preceduti da una stringa standard, che nella stragrande maggioranza dei casi è http:// o https://. Dopo questa stringa, si trova generalmente il nome di dominio, seguito dallo slug.
Con questo termine indichiamo la stringa finale dell’URL, che è la porzione dell’indirizzo di nostro interesse, in quanto è auspicabile che venga correttamente ottimizzata lato utente, oltre che lato SEO.
Perché è fondamentale per l’ottimizzazione SEO e per l’esperienza degli utenti
In base a quanto detto fino ad ora, è già facile comprendere per quale motivo l’URL è tanto importante, sia per l’ottimizzazione l’indicizzazione, sia per semplificare l’esperienza degli utenti.
Innanzitutto, un URL deve essere SEO-friendly. Deve, cioè, favorire l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca.
Si tratta di un elemento da non sottovalutare, in quanto un URL correttamente strutturato ha un’enorme influenza sul posizionamento. Questo perché rientra tra i numerosissimi fattori di ranking Google, ossia tutti quei fattori che influiscono sul posizionamento in SERP.
Per questa ragione, è importante che l’indirizzo venga ottimizzato, che sia leggibile e che, ovviamente, contenga le parole chiave che indichino a Google il contenuto della pagina o della risorsa web.
In questo modo, il motore di ricerca interpreterà il contenuto e saprà esattamente come e dove posizionarlo.
Inoltre, anche lato utente l’URL svolge un ruolo fondamentale. Se correttamente strutturato, può indicare all’utente il punto preciso del sito web in cui si trova. Così come aiuta i bot a comprendere argomento, risorsa e sua relativa localizzazione, allo stesso modo consente agli utenti di capire quale risorsa stanno consultando, o in che sezione del sito si trovano.
Come creare l’URL perfetto
Cerchiamo ora di capire, nel dettaglio, come creare una struttura URL perfetta, facile da comprendere sia per i motori di ricerca, sia per gli utenti.
Abbiamo già detto che, idealmente, un URL dovrà essere SEO-friendly. Questo significa che dovrà esprimere in maniera chiara e diretta qual è il contenuto della pagina o della risorsa al quale indirizza. Solo un URL seo friendly, che spesso gli esperti SEO nostrani indicano come “URL parlante” sarà in grado di indicare al motore di ricerca le informazioni specifiche sul contenuto.
Un URL parlante apporterà beneficio al sito web e/o al contenuto al quale si riferisce in due modi. Non solo favorirà l’indicizzazione ed un ranking migliore, lato motore di ricerca, ma sarà anche d’aiuto per l’utente.
L’esperienza di fruizione migliorerà in quanto l’utente capirà facilmente il contenuto del sito o della risorsa, semplicemente leggendo l’URL.
Una struttura URL perfetta, oltre alle caratteristiche appena analizzate, deve possedere una qualità fondamentale: deve essere sintetica.
Gli esperti consigliano, come lunghezza ideale dello slug, 60 caratteri circa, anche se non c’è accordo e non esistono indicazioni ufficiali in merito, tanto che alcuni esperti SEO spesso superano questo numero. In ogni caso, di norma sarebbe meglio rientrare entro i 115 caratteri, al massimo.
Sebbene sia stato chiarito più volte da Google che la lunghezza non ha impatto sul ranking, un URL troppo lungo potrebbe avere un impatto negativo sull’esperienza utente.
Da ricordare, poi, che gli URL possono contenere caratteri, numeri, ma anche simboli. Di norma è bene separare le parole che lo compongono con dei tratti.
Un consiglio: l’utilizzo degli underscore è sconsigliato, in quanto potrebbe creare confusione, sia nell’utente che nei motori di ricerca.
Lato utente, sono meno visibili rispetto ai trattini, e potrebbero rendere la lettura dell’URL complessa. Ma è soprattutto a livello SEO che gli underscore hanno impatto negativo. Google e i motori di ricerca non considerano gli underscore come strumenti per separare le parole.
Di conseguenza, l’URL non sarà in grado di influire positivamente sul ranking e sulla SEO.
Attenzione alle modifiche
In alcuni casi, potrebbe rendersi necessario effettuare una modifica alla struttura URL preesistente. Nel caso in cui questo dovesse accadere, è importante considerare che, seppur sia possibile modificare gli indirizzi web, non è consigliabile farlo.
I motivi sono vari: innanzitutto, cambiando URL si perderanno tutti i backlink precedentemente ottenuti. Ed è noto quanto i link esterni possano avere influenza positiva sul posizionamento di un sito web in SERP, in quanto si tratta di fattori di ranking.
Ma c’è anche un altro pericolo, che probabilmente può essere considerato come ancor più grave.
Nel momento in cui l’URL verrà cambiato, al motore di ricerca servirà del tempo per analizzare e indicizzare nuovamente il sito web o il contenuto. Questo potrebbe significare perdita di traffico organico, che potrebbe necessitare di un tempo variabile per tornare stabile.
In linea di massima, quindi, gli esperti consigliano di modificare l’URL solamente nel caso in cui si tratti di una modifica indispensabile.