Le tecniche di project management che devi conoscere
Ad oggi, le tecniche di project management sono in continua evoluzione per adattarsi al mondo contemporaneo. Esistono diversi approcci, da utilizzare in base a necessità, che differiscono nell’organizzazione della struttura, flussi di lavoro e sviluppo di software.
Analizziamo insieme al meglio i principali framework di gestione dei progetti!
Indice dei contenuti
Tecniche di project management: Agile, la più utilizzata
Le tecniche di project management sono sistemi di principi, tecniche e procedure utilizzati dalle persone che lavorano in un dato ambito.
Ad oggi, il processo più usato e quello Agile. Si tratta di un principio di gestione dei progetti basato sui dati collaborativo, veloce, efficace ed iterativo che più importanza alle persone che ai processi di per sé. L’insieme di tecniche e pratiche sono volte ad ottimizzare il flusso di lavoro, rendendo la gestione di un progetto più flessibile e rapido.
Questo approccio innovativo è in grado di coniugare governance e rigore, essenziali per operare nel project management, con agilità e flessibilità necessarie per adattarsi ai continui cambiamenti.
La metodologia Agile incentiva l’innovazione sostenibile e si caratterizza per assenza di progettazione. L’approccio si evolve in cicli di lavoro, detti sprint, brevi che ammontano a circa due/tre settimane. In questo lasso di tempo, ogni componente del team deve concludere i compiti che gli sono stati assegnati e ricominciare da capo in vista della consegna successiva.
Fondamentale mantenere i tempi brevi, ma anche:
- lavorare quotidianamente insieme per tutta la durata del progetto;
- creare progetti che incentivino il team ad essere motivato ed efficiente;
- comunicare di persona con ogni componente facente parte del progetto, affinché la comunicazione sia sempre chiara e aperta per tutti.
Waterfall e Lead Management
Il modello Waterfall, anch’essa tra le tecniche di project management più comuni, è una metodologia caratterizzata dalla sua semplicità.
Si tratta, infatti, di un processo lineare in cui il lavoro procede a cascata in ordine sequenziale. Ogni attività è quindi dipendente da un’altra e deve essere completata prima che un’altra possa iniziare. I passaggi sono estremamente chiare e le dipendenze reciproche aiutano a monitorare il lavoro da svolgere per raggiungere gli obiettivi.
Tramite quest’approccio di project management ci si assicura che il lavoro proceda secondo i tempi previsti, incoraggiando allo stesso tempo una comunicazione trasparente durante il processo.
Il modello waterfall viene utilizzato soprattutto per creare piani di progetti prevedibili e preparati meticolosamente e, per questo motivo, è l’ideale per lavorare a progetti di grandi dimensioni che coinvolgono stakeholder diversi.
Il Lean Management, invece, è una metodologia di gestione snella dei progetti che ha l’obiettivo di eliminare gli aspetti non necessari, massimizzando efficienza e collaborazione.
Nello specifico, in base a quest’approccio, le pratiche non necessarie sono:
- spreco: quelle che consumano risorse senza portare valore.
- irregolarità, causate dalla sovraproduzione, producono sprechi
- sovraccarico delle risorse.
Adatta ai team che hanno difficoltà a gestire la propria efficienza, fa e in modo che i progetti vengano eseguiti correttamente e i processi vengano semplificati.
Scrum, Kanban e Scrumban
Tra le tecniche di project management da conoscere, sicuramente figura anche la metodologia Scrum.
Essa utilizza una serie di brevi sprint, dalla durata di ½ settimane alla volta, che vengono usati per creare un ciclo di progetto. Organizzati con team di circa 10 persone, hanno a capo un project manager che presiede le riunioni con l’obiettivo di creare coesione tra gli stakeholder del progetto e di far sì che le attività vengano completate in tempo.
La Kanban, invece, rappresenta i backlog del progetto usando elementi visivi, specificamente le bacheche. Esso punta a concentrarsi sulle attività più importanti del progetto, mantenendo la semplicità del framework generale.
Quest’approccio permette di:
- avere una visione migliore dei flussi di lavoro;
- osservare l’avanzamento del progetto dettagliatamente;
- modificare le bacheche in maniera fluida all’interno dei progetti.
Avere un quadro visivo che aiuta i membri del team a rispettare le tempistiche può risultare un ottimo strumento per i team che lavorano da remoto.
Infine, lo Scrumban è un approccio ibrido tra le due metodologie precedenti che unisce il meglio di entrambi. Esso, infatti, usa un ciclo di sprint offrendo la possibilità di inserire singole attività nel piano. Ciò dà la possibilità di completare le attività più importanti e di non complicare i piani di progetto.
Tecniche di project management CPM e CCPM
La tecnica di project management CPM serve a identificare e programmare attività fondamentali all’interno di un progetto. L’obiettivo principale del metodo di percorso critico è quello di gestire correttamente progetti di successo su larga scala.
Si tratta di un approccio critico che prevede:
- creazione di dipendenze delle attività
- monitoraggio degli obiettivi e dell’avanzamento del progetto
- definizione della priorità dei deliverable
- gestione delle date di scadenza
Infine, il framework Critical Chain Project Management (CCPM), rappresenta ad oggi una delle metodologie più complete. Essa utilizza il livellamento delle risorse per gestire carichi di lavoro di grandi dimensioni distribuendo il lavoro tra tutte le risorse disponibili.
Permette inoltre di:
- includere requisiti specifici relativi alle tempistiche di ogni attività;
- migliorare il monitoraggio delle attività, chiarificando quando è stato superato il tempo assegnato;
- aumentare la produttività e l’efficienza;
- collegare il lavoro specifico da completare con gli obiettivi del progetto in generale.
Quelle che abbiamo analizzato insieme sono solo alcune tecniche di project management. Inoltre, occorre sottolineare che, quando si parla di metodologie di gestione dei progetti, non ne esiste una che funzioni in modo universale. Ogni tecnica, infatti offre una serie di principi unici per portare avanti un progetto di sviluppo. Ed ogni realtà lavorativa deve valutare quale possa essere il processo ottimale più efficace da implementare!