Capire meglio il tuo target con la UX research
Con l’avvento del web, degli eCommerce e degli acquisti online, la UX research ha assunto un ruolo di spicco. Migliorare vendite e fatturato non significa solamente offrire prodotti e servizi meritevoli di acquisto.
Un aspetto fondamentale delle transazioni web è infatti legato all’esperienza che l’utente ha con la piattaforma che utilizza per effettuare acquisti. In caso di problemi e ambiguità, l’utente potrebbe rivelarsi insoddisfatto, non del prodotto o del servizio in sé, ma della sua esperienza di acquisto.
In questo caso, potrebbe decidere di non utilizzare più la piattaforma, con conseguenti perdite e cali di fatturato. Tra l’altro, è anche possibile che l’utente insoddisfatto convinca altri potenziali clienti a non utilizzare il servizio, mediante il racconto della sua esperienza tutt’altro che positiva.
Ecco perché la UX research e l’UX researcher, ossia il professionista che se ne occupa, sono fondamentali per il successo delle aziende. Scopriamo quindi come comprendere al meglio il target e come soddisfare le sue esigenze al meglio.
Indice dei contenuti
Cos’è la UX research
Procedendo per ordine, cerchiamo di capire cos’è la UX research. Con questo termine intendiamo quella fase che si deve svolgere prima ancora che un prodotto venga immesso sul web.
Il lancio di un qualsiasi prodotto digitale deve essere preceduto da questo tipo di ricerca. Inoltre, la ricerca deve procedere anche in seguito, al fine di migliorare la user experience.
Grazie alla UX research, è possibile comprendere quali sono le reali esigenze del pubblico e come questo interagisce con prodotti e servizi.
Ed è chiaro dunque che questo tipo di indagine permette di analizzare al meglio sia i punti di forza, ma anche le carenze, registrate ogni volta che un utente interagisce col prodotto.
Qual è il suo impatto sulla user experience
Cerchiamo ora di capire in che modo la UX research può avere impatto sull’esperienza dell’utente. La cosiddetta user experience non è altro che l’esperienza che l’utente può avere con una piattaforma o un sito web.
Quando una piattaforma soddisfa le esigenze dell’utente, allora la user experience sarà positiva. Tutto dipende dalle aspettative dell’utente stesso e da quanto queste sono soddisfatte.
Per creare una piattaforma intuitiva e che soddisfi le esigenze dell’utente, bisognerà partire dalla UX research, che rappresenta la base di un’esperienza utente soddisfacente. Infatti, la ricerca in fase di progettazione permette di ottimizzare la piattaforma fin dalle prime fasi, per garantire la sua usabilità lato utente.
Gli obiettivi fondamentali
Gli obiettivi fondamentali della UX Research sono diversi, e hanno tutti a che fare con l’esperienza utente complessiva.
Un sito o una piattaforma devono innanzitutto essere accessibili. Devono cioè avere un ottimo livello di fruibilità, la quale viene garantita dalla presenza, al loro interno, di elementi atti a semplificare l’uso.
Quando si effettua una UX research, poi, il target di riferimento viene chiarito e identificato. Questo permette di creare una piattaforma utile e dotata di caratteristiche a misura dell’utenza.
Ricordiamo inoltre che una piattaforma semplice deve anche avere un aspetto estetico non eccessivamente elaborato. Elementi grafici molto elaborati appesantiscono la vista e rendono le interazioni dell’utente più macchinose.
UX research ed esperienza utente: gli step fondamentali
Cerchiamo ora di capire, a livello pratico, come condurre una UX research. Gli esperti identificano diversi step fondamentali, che possiamo riassumere in
- Identificazione degli obiettivi
- Definizione di strumenti e metodi da usare per la ricerca
- Scelta dei soggetti coinvolti
- Raccolta dei dati
Degli obiettivi abbiamo già ampiamente parlato al paragrafo precedente. Il fine ultimo della ricerca è quello di migliorare l’usabilità e la user experience. Scoprire in che modo è invece il secondo step, nel quale si stabiliscono i metodi.
Per una ricerca atta a migliorare l’esperienza dell’utente esistono diversi strumenti e vari approcci. Per comprendere appieno le esigenze degli utenti, è auspicabile utilizzare il metodo qualitativo, che prende in considerazione psicologia e motivazioni del target.
Ma si tratta anche del metodo più complesso da utilizzare, per tale ragione spesso gli UX researcher utilizzano altri approcci.
Uno dei tanti esempi è il cosiddetto metodo etnografico, che prevede lo studio del target nel suo ambiente naturale. Questo metodo consente di individuare le esigenze principali degli utenti, al fine di soddisfarle adeguatamente. Ma anche il metodo quantitativo, che analizza in termini numerici i comportamenti del target, è molto utilizzato.
Infine, l’analisi competitiva, ossia l’osservazione sistematica della concorrenza (detta anche analisi dei competitor), può fornire informazioni preziose da utilizzare in fase di progettazione e sviluppo della piattaforma.
Una volta scelto il metodo di analisi, è necessario individuare il campione da coinvolgere nell’analisi. Tale campione deve essere definito anche numericamente, decidendo cioè quanti soggetti testare.
Infine, si procede con la raccolta dei dati, scegliendo preventivamente, anche in questo caso, quali strumenti utilizzare. È possibile per esempio somministrare questionari, condurre interviste o procedere con l’osservazione diretta del target.
Il ruolo dell’UX researcher
In questo laborioso lavoro di ricerca che contraddistingue la UX research, il ruolo dell’UX researcher è fondamentale.
Questo professionista è un vero e proprio ricercatore, specializzato in user experience, il cui ruolo è quello di indagare il comportamento del target. Ma non solo: questo esperto deve anche identificare le esigenze degli utenti, in modo da migliorare la piattaforma finale rendendola aderente alle aspettative del target.
L’UX researcher trova impiego soprattutto in ambito digitale. Viene infatti interpellato per identificare punti di forza e limiti di prodotti digitali. Tuttavia, può essere utile anche per migliorare l’usabilità e l’esperienza utente anche nel caso di prodotti e servizi di tipologia non digitale.
Il suo ruolo è fondamentale, in quanto permette di ottimizzare costi e evitare perdite. Un lavoro di ricerca preventivo, che preceda il lancio di un prodotto digitale, permette di massimizzarne la resa.
L’UX researcher compie un vero e proprio studio sul campo. Attraverso i metodi e gli strumenti che abbiamo analizzato poco più un alto, analizza fenomeni reali che interessano il target di riferimento.
In questo modo, è in grado di individuare soluzioni concrete da applicare alla piattaforma, al fine di incontrare le reali esigenze dei clienti. Si crea così un prodotto digitale che non si basa sulle credenze e sulle opinioni di chi lo produce, ma di chi dovrà acquistarlo.