Chi è il CMO, di cosa si occupa e come diventarlo
Il CMO è una figura strategica che agisce all’interno di una realtà aziendale e si occupa di tutte le attività di marketing, comunicazione e pubbliche relazioni.
Analizziamo insieme al meglio che ruolo svolge questa figura e qual è il percorso di formazione più indicato per esercitare la professione!
Indice dei contenuti
Chi è il CMO
CMO è l’acronimo di Chief Marketing Officer, nome in inglese della figura aziendale che in italiano può essere tradotto con responsabile marketing.
Ad oggi si tratta di una professionalità imprescindibile per la crescita di un’impresa e di assoluto rilievo per l’alta competitività delle realtà presenti sul mercato.
Il CMO si occupa di tutte le attività di marketing, tra cui fanno parte anche pubblicità, comunicazione, pubbliche relazioni e crescita delle vendite.
Necessario precisare che, in base a settore di riferimento ed esperienza accumulata nel campo, può ricoprire ruoli più o meno influenti. In alcuni casi interviene direttamente nella definizione delle strategie aziendali, in altri e si limita o a gestire le politiche di marketing, in altri ancora occupa posizioni ibride.
Nell’organigramma, questa figura fa parte della C-Suite, prima linea dei dirigenti aziendali, che riferiscono direttamente all’amministratore delegato (CEO).
Il suo ruolo riunisce insomma diverse competenze, di carattere
- comunicativo/gestionali: in particolare di leadership per gestire i collaboratori del settore marketing e rapportarsi con i dirigenti aziendali;
- analitiche: in grado di comprendere il funzionamento del mercato e le risposte dei clienti alle campagne aziendali;
- creative: necessarie per trovare nuove soluzioni e strategie per aumentare il business.
Responsabilità, mansioni e compiti principali
A livello operativo, il ruolo del CMO è quello di:
- svolgere ricerche di mercato ed e analisi statistiche, analizzando ed interpretando tutto ciò che concerne tendenze, esigenze e competitor;
- raccogliere informazioni ai fini dell’impostazione delle strategie promozionali;
- definire strategie di marketing in base agli obiettivi da raggiungere;
- strutturare in maniera efficace le campagne pubblicitarie e gestire le relative attività e comunicazioni;
- curare lo sviluppo e il lancio dei prodotti;
- individuare e definire il tipo di approccio da utilizzare verso il target di riferimento;
- gestire i vari elementi del brand quali prodotto, prezzi, packaging, etc;
- definire le strategie di prezzo;
- curare le pubbliche relazioni;
- impostare, indirizzare e definire la comunicazione social;
- pianificare e organizzare le attività dei vari reparti operativi;
- monitorare progressi e sviluppi del piano marketing all’interno dei vari reparti;
- procedere ad un aggiornamento costante in merito a tutto ciò che riguarda il mercato.
In generale, il CMO è responsabile del successo o meno della realtà aziendale nella quale opera. Si può dire che abbia sostituito la vecchia figura del direttore marketing, ormai obsoleta per via della digitalizzazione. Ad oggi, infatti, lo sviluppo dei nuovi canali digitali e le nuove opportunità offerte dalla rete impongono di essere in grado di gestire social media, e-commerce, applicazioni e big data.
Competenze necessarie per diventare CMO
La professionalità del CMO, per via della vastità delle sue responsabilità, richiede competenze multidisciplinari. Esse afferiscono principalmente ai campi dell’economia, comunicazione, marketing, statistica e business administration.
Nello specifico, questa figura deve sviluppare competenze in
- progettazione e costruzione di business plan chiari e dettagliati: realizzare documenti che sintetizzano un progetto e ne definiscono le linee guida;
- capacità di leggere i Big Data: impostare un quadro previsionale preciso, strumento fondamentale per l’impostazione di efficaci strategie di marketing.
- conoscenza di tecniche e metodi di analisi e monitoraggio dei dati: canali di comunicazione, tradizionali e moderni, inclusi chiaramente i social media.
Inoltre, le competenze tecniche devono essere affiancate dalle soft skills, una serie di doti e capacità personali che contribuiscono alla formazione di un professionista.
In questo campo è fondamentale possedere:
- creatività, requisito essenziale per l’impostazione di contenuti promozionali originali e vincenti e per individuare soluzioni efficaci alle eventuali problematiche;
- mente analitica, in grado di analizzare e comprendere il mercato, il comportamento di clienti e competitor;
- capacità comunicative, comunicare in maniera efficace, in forma orale e in forma scritta è indispensabile per interagire con i vari profili coinvolti nel progetto;
- predisposizione al lavoro in team, capacità gestionali, organizzative, di leadership, e di problem solving.
Percorso formativo e possibilità di guadagno
Dal punto di vista formativo, per ricoprire il ruolo di CMO non esiste un percorso predefinito. Ad oggi, la professione non è regolamentata e, di conseguenza, non è previsto un titolo di studi obbligatorio.
Per esercitare il ruolo in maniera ottimale sono però indispensabili competenze in settori quali
- marketing
- statistica
- economia
- comunicazione
- business administration
- informatica
- data analytics
Gli studi prevedono materie quali:
- fondamenti di management e finanza aziendale
- marketing e management
- corporate communication
- digital marketing
- business administration
- consumer behaviour
- trade e retail marketing
- innovazione e product management
- social media marketing
A livello generale è consigliato acquisire un titolo di laurea seguendo percorsi di studio quali economia aziendale o marketing. A maggior ragione, un titolo di specializzazione può fare la differenza in fase di selezione. Anche l’esperienza è indubbiamente un requisito importante per essere presi in considerazione a livello professionale.
Infatti, dal momento che il CMO è un ruolo di alta responsabilità la richiesta del mercato si rivolge per lo più verso profili qualificati, in possesso di una preparazione completa.
Per quando riguarda infine le possibilità di guadagno il CMO può aspirare a retribuzioni importanti. La media in Italia ammonta a circa 65-68.000 euro lordi annui, con picchi di 120.000 euro per le figure con molta esperienza.