Copywriter: cosa fa e come diventarlo
Non è difficile immaginare una classica redazione giornalistica del secolo scorso: tanti tavoli, macchine da scrivere e professionisti indaffarati. Proprio qui, tra gli articoli da pubblicare, è nata la figura del copywriter. Il nome doveva indicare infatti quei giornalisti che si occupavano della pubblicazione di annunci. Da qui la professione andò incontro a un rapido sviluppo: erano i copywriter a occuparsi ad esempio dei testi per i cartelloni pubblicitari o dei comunicati stampa. La rapida diffusione dei mezzi di comunicazione di massa ha portato a una trasformazione di questa figura professionale. Vediamo dunque cosa fa oggi il copywriter e come diventarlo.
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Copywriter: una definizione e abilità richieste
Per definire il copywriter servirebbe il dono della sintesi. In effetti la capacità di tradurre un concetto in maniera essenziale è una delle caratteristiche di questa professione molto richiesta. Essere un copywriter trascende semplicemente il farlo perché va a toccare una serie di competenze fondamentali. Un buon copywriter conosce molto bene la lingua nella quale scrive sia dal punto di vista grammaticale che sintattico. Questa è la base per costruire i testi persuasivi che sempre più spesso gli vengono richiesti. I testi devono invogliare i lettori a compiere una determinata azione come l’acquisto di un prodotto o di un servizio.
Ma per definire al meglio le abilità del copywriter bisogna conoscere il copywriting. Per molti si tratta di un’arte prima ancora di una professione perché ha a che fare con la persuasione. Il copywriter è uno specialista della lingua e riesce a utilizzarla per scopi ben precisi. Si occupa di scrivere testi per il web ma anche di ads per i social o di script per TikTok. Deve essere in grado di realizzare in autonomia strumenti come landing page e newsletter. Per farlo è necessario che conosce molto bene la lingua per sfruttarla in tutte le sue potenzialità.
L’essere degli specialisti della lingua è la base sulla quale costruire l’acquisizione di altre competenze. Il copywriter dovrebbe infatti conoscere le basi del marketing perché solo in questo modo saprà distinguere tra una strategia vincente e una da scartare. Tra le sue doti c’è la capacità di essere analitico e di produrre un ascolto attivo: quest’ultima caratteristica è davvero fondamentale quando si lavora come freelance o per un’agenzia con clienti diversi.
Abile storyteller e conoscitore dei tone of voice
Un ottimo copywriter si distingue da un discreto copywriter per la capacità di creare delle storytelling coinvolgenti. Tutti gli essere umani di ogni generazione sono attratti dalla storie e le capacità affabulatorie sono molto richieste. Un brand attualmente pubblicizza il suo marchio raccontando la sua identità. Il copywriter migliore individua la modalità per far emergere una narrazione credibile, funzionale ed efficace alla call to action.
Inoltre quando si scrive o si racconta, la scelta del tono di voce è fondamentale. Esso varia a seconda della tipologia di richiesta da parte del cliente. Un tono di voce blog sarà diverso da un tono di voce giornalistico. Inoltre il copywriter, prima di iniziare a scrivere, ha ben chiaro il suo specifico target. È dunque evidente che questa professione richiede grande capacità di adattarsi ai cambiamenti, come all’avvento dell’Intelligenza Artificiale, e alle novità in generale. Quella del copywriting è una palestra unica per esercitare il pensiero creativo.
Copywriter: una questione di formazione
I percorsi svolti dagli attuali professionisti del copywriter sono vari. C’è chi ad esempio ha una formazione umanistica e poi ha svolto dei corsi specifici. Ci sono copywriter che vengono da un percorso diverso e alcuni non sono laureati. Tutti i migliori però hanno seguito corsi pensati per loro e continuano a formarsi. Il web è in continua evoluzione, gli algoritmi cambiano, i trend si susseguono rapidamente. Restare al passo è fondamentale per scrivere in ottica SEO.
E a proposito di quest’ultimo aspetto si sente spesso parlare di copywriter SEO, ma cosa si intende esattamente? Significa posizionare al meglio i propri contenuti sui motori di ricerca. Più saranno in alto questi contenuti e più possibilità avranno che vengano visti. Per farlo il copy deve conoscere gli strumenti appropriati utilizzando metatag, parole chiave, titoli SEO e descrizioni. Anche gli elementi di formattazione come il neretto e il corsivo vanno sempre ottimizzati SEO.
Ma come scegliere il corso più adatto per formarsi? Per iniziare è utile guardarsi intorno: i corsi di copywriting sono spesso accompagnati da recensioni di ex studenti che vanno lette con attenzione. Per la scelta di un corso bisogna considerare vari aspetti: sarà in presenza oppure online? È previsto un feedback degli allievi durante le lezioni? Bisogna procurarsi l’elenco degli argomenti nel dettaglio e del moduli che verranno affrontati. Il corso migliore è quello che si adatta meglio alle proprie esigenze e va a riempire delle lacune.
La formazione però non è sufficiente. Quello del copywriter, infatti, è un lavoro dove è necessario acquisire esperienza. All’inizio, quando ancora ci si affaccia sulla professione, può essere utile farsi le ossa magari proponendosi per lavori pro bono. In questo modo, chi ancora non ha le competenze, può comunque iniziare a produrre qualcosa di suo. Il portfolio del copywriter è fondamentale per l’acquisizione di nuovi clienti e deve essere preparato con la massima cura. Nel portfolio vanno inseriti i lavori più rappresentativi o ben riusciti che di per sé andranno a costituire il migliore biglietto da visita
Quanto si guadagna a fare il copywriter?
Le prospettive di guadagno dipendono molto dalle scelte del coywriter. Può arrivare a guadagnare circa 2.000 euro al mese se lavora per un’agenzia. Le prospettive sono diverse per il freelance che è spesso a partita Iva e produce un fatturato. In quest’ultimo caso i clienti potranno variare molto durante l’anno così come i compensi percepiti. Ci sono poi dei copywriter che lavorano esclusivamente come articolisti e altri che invece gestiscono un team di altri professionisti della scrittura.
Le Agenzie di Comunicazione sono spesso alla ricerca di copywriter. La maggior parte però sono concentrate a Milano mentre nel resto del paese spesso si lavora da remoto. La scelta di aprire la partita Iva o di utilizzare la formula della ritenuta d’acconto è spesso quella più adatta a chi è alla ricerca di un lavoro con una certa libertà di orari. Non bisogna dimenticare però che in ogni caso, sia come freelance che come dipendente, il copywriter avrà delle date di scadenza per le consegne spesso non procrastinabili.
Per concludere
Per concludere non possiamo non citare la passione che lega i copywriter migliori alla scrittura. Si tratta di un amore viscerale verso le immense potenzialità che una lingua offre. Molto copy si divertono mentre scrivono e facendolo regalano una marcia in più al loro lavoro.