Prendere spunto dalla motivazione sportiva: il potere del comportamento motivato
Come prendere spunto dalla motivazione sportiva, aumentandola in ogni ambito del nostro quotidiano?
Che la motivazione sia fondamentale in ogni settore e in ogni attività della vita, è un dato di fatto.
Non a caso, si tratta di un concetto chiave affinché ciascuno di noi abbia la spinta ad agire. Molto studiata in psicologia, si tratta di una sorta di tensione, che però è positiva, e che ci spinge a raggiungere i nostri obiettivi senza fermarci.
Per tale ragione il comportamento motivato è importantissimo, sia per il nostro benessere, sia per il raggiungimento di scopi e successi, sia personali che aziendali. Questo concetto è anche fondamentale nel mondo dello sport: analizzare la motivazione di un atleta può essere illuminante.
Oggi analizzeremo insieme la motivazione sportiva, per trarne spunto e per comprendere appieno il vero potere di un comportamento motivato. E scopriremo anche, ovviamente, come prendere ispirazione dagli atleti per motivare le nostre azioni in qualsiasi ambito, da quello lavorativo alla vita di ogni giorno.
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Motivazione sportiva: come influisce sul successo
Possiamo intendere la motivazione sportiva come l’elemento basilare che consente all’atleta di raggiungere i propri obiettivi. Se la motivazione dovesse venir meno, infatti, si potrebbe andare incontro a brucianti insuccessi.
L’interrogativo di fondo che in molti si pongono riguarda dunque le modalità per mantenere alta la motivazione di un atleta. Un’operazione che, soprattutto sul lungo periodo, potrebbe risultare estremamente difficile.
Possono infatti verificarsi diverse situazioni per cui uno sportivo non riesca più a mantenere un’adeguata spinta motivazionale. Pensiamo, per esempio, ad un atleta a cui manca l’adeguato supporto emotivo. O ancora, ad uno sportivo che, malgrado l’impegno, non riesca a raggiungere determinati obiettivi.
Sul lungo termine, la motivazione sportiva potrebbe venir meno. E la conseguenza è abbastanza ovvia: l’atleta potrebbe decidere di abbandonare definitivamente i propri obiettivi di successo inizialmente prefissati.
Ecco quindi spiegato per quale motivo la motivazione di un atleta è fondamentale, e perché essa può incidere (anche negativamente) sul successo dello sportivo. È chiaro poi che quanto detto fino ad ora si può applicare non solo allo sport, ma a qualsiasi ambito della vita di una persona.
Cosa si intende con “motivazione”
Per comprendere appieno il significato della motivazione sportiva, comunque, dobbiamo partire dalle basi. Dobbiamo cioè comprendere cosa intendiamo con il termine “motivazione”.
Come abbiamo anticipato in apertura, si tratta di una sorta di spinta all’azione. Ma dobbiamo chiarire che esistono diversi tipi di motivazione.
La motivazione primaria è quella spinta connessa ai cosiddetti bisogni primari alla base della piramide di Maslow. Quelli, cioè, fisiologicamente presenti nell’uomo.
Esiste però anche quella secondaria, e la motivazione sportiva rientra in questo secondo tipo. Si tratta infatti di una spinta motivazionale legata ad aspetti culturali o di tipo sociale.
Quando parliamo di motivazione di un atleta, lo sportivo viene mosso dall’autostima, dalla volontà di raggiungere determinati obiettivi. In questo caso, il comportamento motivato non ha nulla a che vedere coi bisogni privati, ma con gli obiettivi sociali e culturali che la persona si pone.
Oltre a distinguere la motivazione primaria da quella secondaria, poi, abbiamo altri due tipi di motivazione.
Quella intrinseca dipende interamente da noi, dai nostri interessi e dalla nostra volontà di realizzazione. Quando, invece, il comportamento motivato si basa su ricompense che provengono dall’esterno, parliamo di motivazione estrinseca.
La gratificazione, in questo caso, interviene se soggetti terzi ci danno un riconoscimento, che può essere emotivo o fisici (come un premio).
Questa distinzione permette di comprendere che, quando ci troviamo di fronte ad un comportamento motivato, diverse variabili possono entrare in gioco.
Innanzitutto, il fattore emotivo, ma anche cognitivo, che sono dei fattori interni alla persona. Ma anche la variabile sociale e ambientale può influire (positivamente o negativamente) sul comportamento.
Un caso specifico: la motivazione di un atleta
Il comportamento motivato che è possibile osservare negli sportivi è un caso particolare. Infatti, la motivazione sportiva è fondamentale affinché l’atleta sia sempre pronto a fare rinunce per allenarsi, o per sopportare fatica e stress.
Solo un comportamento altamente motivato porterà al successo, in quanto è necessario adattare la propria vita orientandola verso l’obiettivo. Ed è chiaro che non si tratta di un processo automatico: non basta, cioè, volerlo, ma devono entrare in gioco diversi parametri fondamentali.
Come prendere spunto dalla motivazione sportiva
Dunque, cosa permette alla motivazione dell’atleta di mantenersi alta e come prendere spunto dalla motivazione sportiva?
Quando osserviamo il comportamento motivato di uno sportivo, possiamo identificare quattro parametri:
- la meta
- l’intensità
- gli ostacoli
- il riconoscimento
Si tratta di parametri fondamentali per la motivazione dell’atleta, e lo sono altrettanto per un comportamento motivato anche in altri ambiti. Pensiamo per esempio a tutti quei casi in cui è necessario aumentare la produttività aziendale. In generale, sul lavoro, ma anche nella vita quotidiana, i quattro ambiti appena analizzati sono fondamentali.
La meta ha a che fare con gli obiettivi: questi devono essere ben chiari e prefissati, altrimenti la motivazione, sportiva e non, potrebbe venir meno.
L’intensità ha invece a che fare con le energie necessarie per raggiungere gli obiettivi. Anche gli ostacoli da superare possono influire sulla motivazione, poiché rendono più faticoso il raggiungimento della meta. Infine, una volta raggiunti gli obiettivi prefissati, anche il riconoscimento del successo ha il potere di alimentare la motivazione. Abbiamo infatti detto che esiste anche la motivazione estrinseca, che dipende dal riconoscimento dei successi da parte degli altri.
È chiaro che, in alcuni casi, si perdono di vista gli obiettivi, gli ostacoli da superare sono molti e l’ambiente esterno non fornisce adeguato riconoscimento. In tutti questi casi, la motivazione potrebbe venir meno.
Anche in questo caso, osservare il comportamento degli atleti è molto utile per ritrovare la giusta spinta.
Per ritrovare la giusta motivazione, un atleta di solito deve innanzitutto focalizzare le motivazioni che lo hanno spinto a gareggiare. Un focus sugli obiettivi sarà sicuramente d’aiuto per ritrovare la volontà. Se la situazione è abbastanza complessa, è anche possibile partire da piccoli obiettivi, che non siano eccessivamente difficili da raggiungere. Piccoli successi aumenteranno l’autostima, e questo consentirà di impegnarsi gradualmente in obiettivi sempre più complessi e ambiziosi.
Anche lavorare sulla salute mentale e dedicarsi a pensieri e comportamenti positivi è fondamentale. Disturbi dell’umore, come quello depressivo, possono infatti avere influenza negativa sul comportamento motivato. Lavorare su tali disturbi è quindi fondamentale per ritrovare la spinta all’azione.