Specializzazione sostegno: cos’è, requisiti di accesso e come prepararsi al TFA
La specializzazione nel sostegno è un percorso universitario abilitante dedicato a chi desidera lavorare come insegnante di sostegno nella scuola pubblica e paritaria. Questo iter formativo consente di acquisire competenze specifiche per supportare alunni con disabilità o bisogni educativi speciali, garantendo loro il diritto all’inclusione scolastica.
Sempre più richiesto nel panorama educativo italiano, il titolo è ormai imprescindibile per chi intende operare nell’ambito dell’insegnamento inclusivo. Accedere alla specializzazione sostegno non è semplice: occorre soddisfare determinati requisiti e superare un concorso articolato in più prove. Con una preparazione adeguata, tuttavia, è possibile affrontare con successo l’intero percorso.
Questo articolo spiega cos’è la specializzazione nel sostegno, quali sono i requisiti richiesti, come funzionano i corsi e come prepararsi al TFA.
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Specializzazione sostegno: cos’è e perché è importante
La specializzazione nel sostegno è un percorso abilitante, regolato dal Ministero dell’Istruzione e organizzato dalle Università italiane, che consente di diventare insegnanti di sostegno nelle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado.
L’obiettivo principale è quello di fornire competenze teoriche e pratiche per lavorare con alunni che presentano disabilità fisiche, cognitive, sensoriali o disturbi del comportamento, promuovendone l’autonomia, la partecipazione e l’integrazione nel contesto scolastico.
La figura dell’insegnante di sostegno è fondamentale per garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti, in particolare a quelli con difficoltà certificati secondo la legge 104/92. Questa professionalità richiede non solo preparazione didattica, ma anche empatia, capacità di lavorare in équipe e disponibilità all’ascolto. Il percorso di specializzazione nel sostegno prepara il docente a questi compiti, fornendo strumenti per progettare interventi personalizzati, favorire l’inclusione e costruire un ambiente scolastico accogliente e funzionale.
Corsi di specializzazione sostegno: struttura e contenuti formativi
I corsi di specializzazione nel sostegno sono percorsi universitari a numero chiuso che si svolgono generalmente nel corso di un anno accademico. Sono divisi in quattro aree corrispondenti ai gradi scolastici: scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.
Ogni candidato può accedere solo a uno dei quattro percorsi, a seconda del titolo di studio posseduto e del grado scolastico per cui intende ottenere l’abilitazione.
Il piano di studi dei corsi di specializzazione nel sostegno prevede:
- insegnamenti teorici, pedagogia speciale, didattica dell’inclusione, psicologia dello sviluppo, normativa sull’inclusione scolastica, metodologie per la gestione dei disturbi del comportamento;
- laboratori pratici, attività esperienziali volte a sviluppare competenze concrete nella gestione della classe e nella relazione educativa con l’alunno con disabilità;
- tirocinio diretto e indiretto, attività di osservazione e partecipazione presso istituti scolastici, accompagnate da momenti di riflessione e supervisione con tutor accademici.
Il monte ore complessivo è di circa 60 CFU (crediti formativi universitari), distribuiti tra lezioni, laboratorio, studio individuale e tirocinio.
Accesso specializzazione sostegno: requisiti e criteri di ammissione
Per partecipare ai corsi di specializzazione nel sostegno, è necessario possedere requisiti specifici, che variano in base al grado scolastico per cui si concorre.
- scuola dell’infanzia e primaria, è richiesto il possesso della laurea in Scienze della Formazione Primaria o del diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, riconosciuto abilitante;
- scuola secondaria di I e II grado, è necessario avere una laurea magistrale coerente con la classe di concorso per l’insegnamento e, in aggiunta, l’abilitazione all’insegnamento o almeno 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie didattiche (in base alla normativa precedente al D.lgs. 36/2022, in fase di aggiornamento).
Oltre ai titoli, per accedere ai corsi è obbligatorio superare una prova di selezione composta da tre fasi: un test preselettivo, una prova scritta e una prova orale. Queste prove mirano a valutare la preparazione culturale, le capacità comunicative, l’attitudine all’insegnamento e la motivazione del candidato.
Prepararsi al TFA sostegno: strategie efficaci per affrontare la selezione
Il TFA nel sostegno è il percorso universitario che si intraprende dopo aver superato le prove di selezione, ma per convenzione si usa questo termine anche per riferirsi all’intero processo, dalla preparazione alla specializzazione finale.
Prepararsi al TFA nel sostegno significa affrontare con metodo le tre fasi di selezione. Il primo passo è dedicarsi allo studio teorico, in particolare:
- delle principali leggi sull’inclusione scolastica (Legge 104/92, Legge 170/2010, D.lgs. 66/2017);
- delle teorie pedagogiche e psicologiche;
- dei disturbi dell’apprendimento (DSA), del comportamento (ADHD), e dello spettro autistico;
- della didattica personalizzata e del PEI (Piano Educativo Individualizzato);
Molti candidati scelgono di seguire corsi di preparazione specifici, spesso erogati online, che offrono simulazioni delle prove d’esame, quiz commentati, dispense, lezioni video e tutoraggio personalizzato. Fondamentale è anche lo sviluppo delle soft skills: gestione delle emozioni, capacità relazionali, empatia, e flessibilità sono competenze valutate durante la prova orale e imprescindibili nel lavoro quotidiano a scuola.
Formazione sostegno didattico: come scegliere il corso e l’università più adatti
Quando si decide di intraprendere il percorso di formazione nel sostegno didattico, è importante valutare con attenzione l’offerta formativa delle diverse università. Ogni ateneo pubblica annualmente un bando con i requisiti, le date delle prove, i costi di iscrizione e il numero dei posti disponibili, che è stabilito a livello ministeriale in base al fabbisogno regionale.
Nella scelta dell’università, è utile considerare:
- la distanza geografica, scegliere un’università vicina alla propria residenza può facilitare la frequenza delle lezioni e del tirocinio;
- la modalità delle lezioni, alcune università prevedono una didattica mista, altre esclusivamente in presenza;
- il calendario didattico, utile per conciliare studio, lavoro e vita personale;
- la reputazione del corso e la qualità dei tutor, si può fare affidamento sulle esperienze di ex corsisti, forum online e recensioni.
Alcuni atenei pubblicano in anticipo i materiali consigliati per la preparazione, che possono essere un valido supporto anche per chi studia autonomamente.
Percorso abilitante sostegno: sbocchi professionali e riconoscimento del titolo
Una volta completato con successo il percorso abilitante al sostegno, il docente può inserirsi nelle graduatorie GPS di sostegno per ottenere incarichi a tempo determinato, o partecipare ai concorsi scuola per posti di ruolo.
Il possesso della specializzazione nel sostegno dà accesso a numerosi sbocchi professionali:
- docente di sostegno curricolare nella scuola pubblica o privata;
- formatore o tutor nei corsi di aggiornamento per insegnanti;
- educatore scolastico in enti locali o associazioni che collaborano con la scuola;
- consulente didattico per enti che sviluppano materiali inclusivi o tecnologie assistive.
Il titolo è riconosciuto in Italia, ma può anche essere valutato positivamente per posizioni educative all’estero, in particolare nell’ambito delle scuole italiane all’estero o dei progetti Erasmus+.
Specializzazione sostegno: conclusioni e consigli finali
La specializzazione nel sostegno è un percorso che richiede impegno, costanza e passione, ma che offre grandi soddisfazioni personali e professionali. Diventare insegnante di sostegno significa scegliere di essere al servizio degli altri, di contribuire a creare una scuola inclusiva, accogliente, capace di valorizzare ogni singolo studente, a prescindere dalle sue difficoltà. Chi desidera intraprendere questa strada deve informarsi per tempo sui requisiti, selezionare con cura l’università a cui iscriversi, e prepararsi adeguatamente alle prove d’ingresso.
I corsi di specializzazione nel sostegno sono impegnativi, ma al tempo stesso arricchenti, e costituiscono una base solida per una carriera educativa di valore. Se sei motivato, sensibile alle tematiche dell’inclusione e pronto a metterti in gioco, la specializzazione nel sostegno rappresenta il primo e più importante passo verso un futuro in cui educare significa davvero includere.