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- 20-06-2025
- Gianluca Di Muro
- In Guide
- 4 minuti
Certificazioni online nel CV: sono davvero utili per la tua carriera?
L’aggiornamento e la formazione continua sono da sempre parte integrante dei profili professionali ambiziosi e preparati, a prescindere dall’ambito lavorativo.
Oggi più che mai, dal momento che l’acquisizione di competenze nuove e il reskilling o l’upskilling sono fondamentali per restare al passo con le esigenze del mondo del lavoro. Il punto è mettere a fuoco quali sono le certificazioni veramente utili, quelle più apprezzate e ricercate dai recruiter, e come valorizzarle nel CV nel modo più efficace.
Indice dei contenuti
Perché inserire le certificazioni online nel CV
Nel mare delle qualifiche professionali, perché scegliere proprio una certificazione online?
La risposta trova ragione in un dato generale ma oggettivo, ovvero la rapidità di cambiamento che contraddistingue lo scenario lavorativo attuale, che porta con sé da una parte incertezza di previsioni, dall’altra la necessità di adeguarsi a ritmi sempre più veloci.
Mentre fino a qualche decennio fa i percorsi formativi tradizionali, insieme all’esperienza sul campo, potevano garantire una certezza pressoché assoluta di continuità del percorso, oggi non è più così. Nella maggior parte dei settori, sia a livello locale che globale, è necessario armarsi di adattabilità e resilienza.
Non a caso, e non soltanto come ‘colpo di coda’ del periodo pandemico, l’offerta di corsi online tramite piattaforme di e-learning e in generale di formazione a distanza è proliferata: si tratta del modo più agile per acquisire competenze nuove e mirate, a volte iper-specialistiche, spesso ritagliate su misura intorno ai ruoli più richiesti.
Senza contare i vantaggi che offrono ai candidati, con qualsiasi background: per i profili junior, la presenza di certificazioni online nel CV consente di supplire alla mancanza di lunga esperienza, per i profili senior di attualizzare nozioni e pratiche. E in ciascun caso la flessibilità di orari e ritmi permette di ‘rimanere sul pezzo’ senza dover interrompere la routine lavorativa o sacrificare la vita privata (o comunque offre maggiori probabilità di riuscire a conciliare entrambe).
Certificazioni online CV: che cosa cercano i recruiter
Se quanto abbiamo detto fin qui vale come premessa generale, quando si tratta di capire che cosa cercano i recruiter la risposta, per non essere troppo dispersiva, si può suddividere in due piani: quello delle soft skill o competenze trasversali, che come dice la parola interessano tutti gli ambiti, e quello delle competenze tecniche, o hard skill.
Sul fronte delle soft skill, ai recruiter interessano certificazioni che attestino la capacità di comunicare e collaborare, di gestire in modo autonomo e proficuo il tempo, di risolvere i conflitti, di rispondere alle difficoltà in modo costruttivo e con intelligenza emotiva, di fidelizzare clienti e di negoziare con partner e collaboratori. L’elenco potrebbe continuare, ma gli esempi citati qui sono sufficienti per capire che cosa dà valore aggiunto.
Per quanto riguarda le competenze tecniche (hard skills), per non perdere l’orientamento occorre intercettare i settori e i sotto-ambiti del mercato del lavoro attualmente più in crescita.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, da tenere d’occhio sono il settore finanziario, con tutti i servizi a supporto del business d’impresa, il settore engineering & manufacturing, che avrà sempre più bisogno di esperti in big data e robotica, il bacino del sales & marketing, che include una molteplicità di ruoli chiave, dalla direzione commerciale allo sviluppo strategico passando per il social media management, e naturalmente lo sconfinato ambito tech e IT, dove il mismatch di competenze, in base alle attuali previsioni, sarà molto elevato.
Inutile dire (ma lo diciamo lo stesso) che l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando ogni settore, dalla comunicazione alla medicina, e che, pertanto, la richiesta di expertise in questo ambito seguirà altrettante ramificazioni formative.
Certificazioni online e mercato del lavoro 2025
Cercare ‘certificazioni online CV’ su Google senza tener presente studi di settore e ricerche sul mercato del lavoro non è una buona idea. Ecco qualche dato da Unioncamere, che monitora capillarmente il panorama italiano da oltre venticinque anni.
Secondo l’ultimo report il comparto che quest’anno sarà caratterizzato dal fabbisogno occupazionale maggiore è quello del commercio e turismo, seguìto da servizi e terziario. Altri settori con richiesta crescente sono l’ambito sanità e salute, mentre il quinto e sesto posto in classifica sono occupati da finanza / consulenza e formazione / cultura.
Tutto ciò detto, attenzione a non sottovalutare un caveat imprescindibile: l’utilità delle certificazioni online riflette l’affidabilità dell’ente che le rilascia. Occorre sempre verificare che sia accreditato e riconosciuto, nonché in grado di garantire la qualità dei contenuti e del metodo didattico, l’aggiornamento costante dei materiali, un sistema di valutazione trasparente e oggettivo.
Come valorizzare le certificazioni online nel curriculum vitae
Una volta individuate, e ottenute, le certificazioni più adatte al tuo profilo e obiettivi, se non le inserisci nel CV in modo chiaro ed efficace sarà come non averle.
A seconda del punto della carriera in cui ti trovi, del peso della qualifica acquisita rispetto al ruolo che cerchi e dello spazio effettivo che hai disposizione, valuta se creare una sezione dedicata, sfruttare quella della formazione o delle competenze professionali nel CV, che come abbiamo visto sono determinanti nel qualificare i numeri del candidato agli occhi dei selezionatori.
Qualunque sia il caso, riporta accanto a ciascuna delle certificazioni online del CV:
- nome completo della certificazione;
- ente erogatore;
- durata e data di conseguimento;
- voto, punteggio o livello ottenuto.
Idealmente, per massimizzare l’impatto delle certificazioni online CV, puoi applicare i consigli qui di seguito (anche solo in parte, e sempre a seconda del tuo profilo e scopo).
- Link a risultati concreti: che cosa dimostra in modo più convincente la bontà di una qualifica? La sua ricaduta nella realtà del tuo lavoro. Se hai un esempio a disposizione, non esitare a descriverlo.
- Dati quantitativi: per lo stesso motivo, se un corso di ha consentito di ridurre il budget destinato a un progetto del X% o incrementare il tasso di conversione dei lead del Y%, riporta i numeri. Sono la prova più solida dell’impatto reale delle skill acquisite.
- Aggiornamento costante: alcune certificazioni richiedono obbligatoriamente rinnovo biennale, altre, pur non richiedendolo, necessitano di refresh per essere spendibili.
- Diversificazione: anche nel caso di ruoli specialistici, un mix equilibrato di certificazioni che attestano competenze trasversali e tecniche è l’ideale.
Tenendo presenti questi accorgimenti, la scelta e valorizzazione delle certificazioni online nel CV sarà più semplice, e potrà aiutarti davvero a procedere nel percorso professionale con una marcia in più.
Fonti:
[*] Lavoro, dai profili più richiesti ai settori con maggiori opportunità di carriera (e stipendio)
[**] Unioncamere‑ANPAL, Sistema Informativo Excelsior – Rapporto ‘Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia (2024‑2028)
Gianluca Di Muro
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