Il principio di Pareto: definizione e approccio in economia
Quando si parla di benessere sociale, uno dei capisaldi dell’economia è il principio di Pareto. Introdotto alla fine del XIX secolo grazie all’economista Vilfredo Pareto, questo criterio è oggi applicato a diversi campi.
Vediamo cosa comporta in economia.
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Un po’ di storia
Nel 1896 l’economista italiano Vilfredo Pareto sviluppa un principio destinato a ottenere ampia applicazione. I suoi studi e le sue osservazioni lo portarono a notare che solo il 20% della popolazione possedeva l’80% delle terre italiane.
Notò inoltre che la stessa situazione si verificava nel suo giardino dove il 20% delle piante produceva l’80% dei frutti.
Ecco perché il principio di Pareto è conosciuto anche come legge 80/20.
Da un punto di vista matematico questi concetti sono espressi come una distribuzione di legge di potenza tra due quantità. È una equazione matematica che si applica molto bene sia in ambito economico che sociale.
Il principio di Pareto: definizione
Secondo il principio di Pareto una distribuzione è ottimale se non è fattibile il miglioramento della situazione di almeno una persona senza peggiorare quella di un’altra. Si sente spesso parlare di ottimalità di Pareto proprio perché secondo questo specifico dettame essa si verifica quando non è possibile migliorare la situazione di qualcuno senza peggiorare quella di qualcun altro.
Il risultato è una situazione dove non ci sono vincitori senza perdenti e dove l’importante è che almeno una persona stia meglio senza che un’altra stia peggio.
La definizione fa dunque riferimento a questo concetto chiave fondamentale. Viene applicata in molti ambiti, da quello economico a quello sociale, in particolare nel contesto della teoria del benessere.
Applicazioni e ambiti di riferimento
Forse avrai già sentito la frase “vincitori senza perdenti”: è quella che accompagna spesso il principio di Pareto e le sue applicazioni.
In economia esso viene usato come criterio per valutare la distribuzione delle risorse. Dove la situazione di Pareto è ottimale non c’è spazio per un miglioramento per alcuni che non comporti un peggioramento per altri. Negli aspetti teorici del benessere sociale, questo concetto è un vero e proprio fondamento. Esso serve durante la valutazione di politiche pubbliche e determina spesso gli investimenti economici degli enti.
È ritenuta socialmente accettabile una politica che possa migliorare le condizioni di un individuo senza però danneggiarne un altro. In ambito sociale il principio di Pareto trova applicazioni teoriche alla base di scelte sociali. È usato a fronte dell’intenzione di distribuire risorse secondo giustizia e per capire quali sono i margini di miglioramento. Il punto di riferimento resta infatti il benessere del maggior numero di individui.
Principio di Pareto: quali sono i limiti?
Applicare il principio di Pareto può portare, in alcune situazioni, a una mancanza di distribuzione equa delle risorse. Questo perché non tiene conto della distribuzione delle risorse concentrandosi solo sull’efficienza nell’assegnazione.
Dunque anche una situazione in cui il benessere è concentrato solo in mano di pochi, può essere considerata Pareto ottimale.
Per questo il principio di Pareto deve essere sempre utilizzato con criterio e contestualizzandolo in ogni singola situazione. Il principio di Pareto può, inoltre, creare seri problemi in mancanza di benefici sociali quantificabili. Non è detto che una politica in grado di migliorare il benessere di qualcuno senza danneggiare altri sia eticamente corretta. Infine, questo principio presuppone che gli individui siano indifferenti al benessere altrui ma questo è inverosimile.
Tutti questi limiti impongono un utilizzo mirato del principio di Pareto in ogni situazione dove esso possa essere applicabile.
Legge 80/20: esempi di utilizzo
Tra tutti gli ambiti di utilizzo per la legge 80/20, quello economico è il più diffuso.
In una azienda si può utilizzare per decidere quali sono le priorità e le attività che devono essere perentoriamente svolte.
Alla base c’è l’idea che completando il 20% di attività ci sarà un 80% di beneficio a patto che vengano individuate le occupazioni maggiormente impattanti. Sarà poi necessario concentrare le energie su queste ultime e organizzare il team di conseguenza. Dove si determina la necessità di problem solving il principio di Pareto può rivelarsi molto utile. A fronte di un problema esso aiuta a:
- Identificarlo
- Spiegarlo
- Raggrupparlo
Identificare i problemi aiuta a prendere qualsiasi decisione. Ma ancora più importante è individuare le cause e le relative soluzioni. Per questo si rivela efficace anche il confronto con problemi simili. Di fronte a situazioni analoghe può essere vantaggioso raggrupparle per arrivare più rapidamente alle soluzioni. Una volta individuati i problemi, si passa ad assegnargli un valore espresso con un semplice numero da 1 a 10. A questo punto non resta che concentrarsi sul 20% dei problemi con maggior impatto sull’azienda e occuparsi solo di quelli, ben sapendo che così facendo si avrà un beneficio dell’80%.
Pro e contro del Principio di Pareto
Tra i vantaggi principali nell’utilizzo aziendale del principio di Pareto c’è il miglioramento dell’efficienza del personale. Tutti diventano più consapevoli e capaci di indirizzare le energie nel modo giusto. Vengono chiarite le priorità di tutti con un conseguente beneficio in termini di produttività. Il lavoro può essere più facilmente suddiviso con meno stress e ansie. Le strategie in generale si fanno più chiare anche per azioni future. Tutto questo a patto che non si incorra in una pericolosa banalizzazione del Pareto: non è vero, infatti, che impegnandosi per un 20% si possa raggiungere un 80% di risultati.
L’impegno necessario deve essere sempre il massimo a prescindere da tutto. Altro svantaggio riguarda i membri del team che potrebbero essere portati a concentrarsi troppo su una singola attività perdendo di vista la prospettiva d’insieme. Gli incarichi giudicati meno importanti non possono comunque essere trascurati perché ciò potrebbe comportare delle brutte sorprese. In conclusione, ciò che risulta fattibile è perseguire un utilizzo equilibrato della legge 80/20 e non radicale.
Abbiamo infatti cercato di esaminare i vantaggi e gli svantaggi principali alla luce della spiegazione del concetto e della sua applicazione in ambito sociale ed economico. Resta chiaro l’obiettivo della sua applicazione in ambito aziendale ovvero il miglioramento dell’attività produttiva. Questo può accadere solo quando il principio di Pareto è usato come uno strumento da contestualizzare.